03 aprile 2019 – Trentino, Corriere del Trentino

Agenzia delle entrate, servono 100 assunzioni

Ieri lo sciopero nazionale. I sindacati: non pagati i premi di produttività 2016 e 2017

Sbloccare subito i premi di produttività relativi agli anni 2016 e 2017.
I lavoratori dell’Agenzia dell’Entrate hanno incrociato ieri le braccia a livello nazionale per chiedere l’immediato sblocco dei salari accessori. Una protesta che, in Alto Adige, si è innestata su una situazione già difficile con i dipendenti in stato di agitazione da dicembre. A preoccupare principalmente l’ufficio locale sono le carenze in organico con i sindacati che tornano a chiedere l’assunzione di un centinaio di unità sul territorio altoatesino.
Buono il successo dell’iniziativa. «Ha aderito una percentuale tra il 60 e il 70% dei lavoratori e diversi servizi sono rimasti sospesi», spiega Chiara Ferrazin della segreteria provinciale Flp (Federazione Lavoratori Pubblici). «Permangono, purtroppo, diversi nodi sul tavolo e sono sempre gli stessi — aggiunge. Allo stress correlato alla carenza di personale si è aggiunto il problema dei premi bloccati. Dobbiamo ancora ricevere quello che abbiamo già fatto due anni fa. Quella che era una criticità locale si è trasformata in un problema nazionale e in tutto il Paese l’adesione è stata buona. È una battaglia importante per noi e per il futuro dell’Italia: siamo stanchi di rassicurazioni sul personale e sui soldi. Alla fine non arriva mai nulla».
«I salari accessori dei due anni — interviene Andreas Unterkircher (Cgil Funzione Pubblica) — rappresentano una spesa totale di circa 70 milioni di euro a livello nazionale. C’era già un accordo che, al momento, è stato disatteso. Non possiamo accettare dubbi interpretativi su un fondo da cui devono essere attinti i premi. Su base locale, invece, abbiamo un’enorme carenza di organico pari al 50% del fabbisogno: in futuro potremmo fermarci nuovamente». Concetto ripreso, in chiusura, da Martin Aufderklamm, segretario provinciale Uilpa. «Servono dice — almeno cento assunzioni a brevissimo periodo e, nonostante questa situazione difficile, i lavoratori altoatesini hanno raggiunto gli obiettivi nel 2016 e nel 2017. Vanno pagati».
Dopo un breve sit in davanti alla sede di piazza Adriano i sindacati hanno spiegato le ragioni della protesta anche davanti al Commissariato di governo.

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