22 febbraio 2018 –  Corriere del Trentino

«Ammortizzatori sociali, la delega va rafforzata»

Cgil, Cisl e Uil invitano i partiti a un confronto: lavoro e welfare territoriale le priorità

Cinque ambiti, cinque campi in cui i sindacati confederali trentini cercano di impegnare le forza politiche in vista delle prossime elezioni. Su tutti il lavoro, con la richiesta di «rafforzare la competenza sugli ammortizzatori sociali ». L’invito è per domani (14.30) nella sede della Cisl di via Degasperi. I destinatari sono «le forze politiche che si candidano a governare il paese », anche se non ci vuole la sfera di cristallo per capire che Cgil, Cisl e Uil si rivolgono più ai candidati del centrosinistra che agli altri. I campi su cui Franco Ianeselli (Cgil), Lorenzo Pomini (Cisl) e Walter Alotti (Uil) chiedono un confronto sono: il lavoro, il welfare territoriale, la conoscenza, l’accoglienza e l’Euregio. La prima preoccupazione, però, riguarda l’affluenza, che tutti i sondaggi prevedono bassa. «Il primo importante passo per invertire la rotta non è tenersi fuori dalla partita, ma andare a votare» ammoniscono. La dimensione del confronto è «quella che più di altre esprime il legame tra il nostro territorio e il governo nazionale: l’Autonomia». «La delega sugli ammortizzatori sociali—ricordano—ha rafforzato una cultura orientata ad elaborare politiche del lavoro innovative. Un mercato del lavoro in continuo mutamento impone di rafforzare questa competenza, anche attraverso nuovi accordi, per andare avanti in questo percorso di sperimentazione, rendendo le politiche del lavoro sempre più adeguate a rispondere ai cambiamenti sociali e tecnologici in atto». Sul fronte del welfare territoriale, Cgil, Cisl e Uil ricordano i successi di Laborfonds, l’intuizione di Sanifonds e propongono «un modello di welfare contrattuale, a livello di azienda o di territorio, integrato con il sistema pubblico, che nell’offerta di servizi ai lavoratori possa produrre nuove forme di mutualismo, valorizzando le eccellenze del nostro terzo settore per dare risposte efficaci ai bisogni della comunità». Torna, come già in finanziaria, la conoscenza, «il fattore cruciale per lo sviluppo della nostra comunità e per tale ragione riteniamo sia importante valorizzare al meglio la delega sull’Università, senza nessun arretramento o incertezza». Quanto all’accoglienza, «serve dunque un di più sul piano delle politiche di inclusione sociale, che da una parte devono assicurare il bisogno di sicurezza della collettività, dall’altra devono garantire reali occasioni di inserimento sul piano sociale e lavorativo di chi arriva sul nostro territorio ». Infine, l’Euregio: «La gestione dei flussi migratori può rappresentare un grande ambito politico e amministrativo su cui agire. Forme avanzate di cooperazione euroregionale possono essere sviluppate anche nel campo delle politiche sociali, del lavoro e della conoscenza».

Scarica il pdf: ammortizzatori-ART220218