23 settembre 2018 – Trentino

 Apre Lidl e scatta la guerra degli orari. Largher: «Sono i danni della liberalizzazione»

«Si sentiva proprio la necessità di un nuovo supermercato»: è il primo commento ironico di Walter Largher (Uil Tucs). Che aggiunge: «Purtroppo la liberalizzazione del commercio ha portato alla crisi dei piccoli commercianti, ma anche del Sait che sappiamo ha dovuto tagliare sui costi del personale. Il problema è che se arriva uno che sa liberalizzare meglio dei nostri, gli altri si trovano in difficoltà. Ed a proposito degli orari, mi aspetto che se Lidl chiude alle 21, ci sia qualcuno che a breve chiuderà alle 22, in una spirale senza fine».
Chiediamo come se ne esce: «La speranza è che il governo sappia imporsi per abolire l’apertura delle domeniche e l’augurio è che la montagna non partorisca un topolino, visto che dall’iniziale proposta di chiusura, si è passati a mantenere il 25 per cento a rotazione, poi a tenere fuori le zone turistiche. Si dice che il governo voglia lasciare un minimo di manovra ai territori: sarebbe l’occasione per iniziare da subito un dibattito con le forze politiche, anche nel corso della campagna elettorale. Se passasse la chiusura domenicale o la rotazione, si potrebbe ipotizzare che quelle ore non lavorate la domenica potrebbero essere utilizzate per orari d’apertura più lunghi durante la settimana, con l’organizzazione del lavoro diversa, con turnazione dalle 7 alle 13 e dalle 14 alle 21».

Scarica il pdf: Lidl ART 230918