15 settembre 2017 – Trentino, Corriere del Trentino

firmato l’accordo

Nessun bibliotecario licenziato

Euro&Promos li assume tutti 19: resteranno al loro posto

Salvi tutti. I bibliotecari saranno riassunti tutti dalla Euro & Promos, la battaglia per i loro posti di lavoro è stata vinta. Alla fine l’azienda che sta per subentrare all’appalto per i servizi di front office della biblioteca civica di Rovereto ha assicurato che assumerà tutti i lavoratori attuali. L’accordo è stato firmato ieri dai rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil. Non solo i bibliotecari saranno riassunti; è stato confermato per loro il monte ore attuale, e con il nuovo appalto passeranno ad un nuovo contratto, quello di Federculture, non più quello del commercio. In questo modo non solo avranno la forma contrattuale più confacente alla loro posizione, ma saranno anche più tutelati in sede di rinnovo di appalto. Perché non saranno trattati alla stregua di commessi, bensì di operatori culturali, e quindi dovrebbe essere loro riconosciuta l’esperienza pregressa e una specifica professionalità. E dire che poche settimane fa la situazione sembrava disperata. Pochi giorni prima dell’inizio previsto dell’appalto, l’azienda aveva fatto sapere che ne avrebbe assunti solo sette (su 19), e che per i posti mancanti si sarebbe arrangiata con i dipendenti attuali, impiegati a Trento. Pochi giorni dopo aveva corretto il tiro in negativo, durante una giornata concitata in cui il Comune era in procinto di prorogare per venti giorni l’appalto alla ditta uscente; Euro & Promos lamentava la mancanza di un corso anticendio per tutti i bibliotecari. L’amministrazione, in testa il sindaco Valduga e la vicesindaca Azzolini, aveva ribadito che non avrebbe firmato il nuovo appalto se non si rispettava la riassunzione di tutti i bibliotecari. Ebbene, la “linea dura” è stata premiata. Ieri i rappresentanti sindacali hanno potuto finalmente firmare l’accordo, che salvava tutti i lavoratori. «É merito dei lavoratori, della loro qualità, e della mobilitazione della cittadinanza commenta Roland Caramelle di Cgil e importante è stato il ruolo dell’amministrazione, che ha difeso la clausola sociale».

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