02 agosto 2017 – Trentino, Corriere del Trentino

Cassa integrazione, calo vicino al 18%
Il report della Uil sul primo semestre 2017. Alotti: «Segnale positivo»

Nel primo semestre 2017 le ore di cassa integrazione autorizzate sono diminuite del 17,8% rispetto al primo semestre 2016. In Italia il calo è più marcato, -44,3%. «Si tratta comunque di un segnale positivo» dice il segretario della Uil trentina Walter Alotti.

Entrando nel dettaglio, il numero complessivo di ore nel primo semestre dell’anno scorso è arrivato a quota 1,85 milioni, mentre quest’anno si è fermato a 1,52 milioni. I posti di lavoro salvaguardati da questi ammortizzatori sociali sono stati 1.814 nel primo semestre 2016 e 1.492 nel primo 2017. Guardando alle tipologie, cresce a +18,8% l’ordinaria, -64% la straordinaria per riorganizzazione e crisi, +39,7% straordinaria per contratti di solidarietà, -97,8% la cassa in deroga). La tendenza alla diminuzione del ricorso alla «cassa» si rispecchia anche nel conteggio di giugno contro maggio 2017, con un calo del 45,4%, dato che colloca il Trentino fra i territori con una contrazione più marcata a metà 2017.

Sempre nel confronto primi semestre 2016-primo semestre 2017 è possibile notare che le ore di cassa integrazione nell’industria sono calate del 33,8%, come sono calate pure quelle dell’artigianato (-96,1%), del commercio (-16%) degli altri settori (-100%). In crescita solo l’edilizia, con un +20,7%. Il Trentino è al 16esimo posto per richiesta di cassa integrazione, seguito da Sardegna, Alto Adige, Molise e Aosta. «Per i tanti giovani che sperano di avere occasioni di lavoro e per i più anziani, magari alle prese con problemi di ricollocazione — afferma Alotti — sarà importante che le istituzioni riescano mettere a punto un sistema di politiche attive in grado di far incontrare domanda e offerta. Particolare attenzione si pone anche al settore edile in cui rimane un forte utilizzo degli ammortizzatori sociali».

Scarica il pdf: cassa integrazione ART 020817