7 febbraio 2017 –  Trentino, Corriere del Trentino

Cassa integrazione dimezzata

«La causa? Fornero e Jobs Act»

Rapporto Uil: nel 2016 calo del 49% rispetto all’anno prima

La cassa integrazione e in provincia di Trento nel 2016 è calata, rispetto al 2015, complessivamente del 48,8%. I posti di lavoro salvaguardati da questi strumenti, di conseguenza, sono dimezzati: da 3.004 a 1.536. I dati sono forniti dalla Uil nazionale e il segretario confederale Guglielmo Loy osserva: «Non si tratta dell’effetto di una ripresina economica, ma delle riforme degli ammortizzatori, vale a dire la Fornero e il Jobs Act, che nel 2016 hanno visto la combinazione della scomparsa della cassa in deroga e l’aumento dei costi per l’utilizzo degli ammortizzatori sociali». Secondo il rapporto Uil, fra il 2015 e il 2016 le ore autorizzate di cassa ordinaria sono calate del 22%, quelle di straordinaria del 57,3% e quelle di cassa in deroga del 60,1%. Il totale delle ore in un anno diminuisce da 6,12 milioni a 3,13. Per quanto riguarda le persone «protette» dagli ammortizzatori, nell’ordinaria diminuiscono da 735 a 574; nella straordinaria da 2031 a 868; nella cassa in deroga da 238 a 95.

Loy, rispetto alla contrazione degli ammortizzatori, ricorda anche che «nel 2016 si è anche assistito ad un fermo amministrativo, in particolare riguardante la cassa integrazione ordinaria, che ha condizionato, ritardandola, la concessione delle richieste di integrazione salariale anche per periodi di oltre sei mesi».

Rispetto alla diminuzione della cassa in deroga, «ha contribuito, oltre alla diminuzione delle risorse e dei periodi indennizzabili (max 3 mesi), anche il Fondo integrazione salariale», per ora fermo.

Scarica il pdf: Cassa integrazione ART 070217