14 aprile 2019 – Trentino

Centro culturale Santa Chiara. Maschere, contratto rifiutato

Si è concluso con un mancato accordo sindacale il cambio appalto per le maschere del Centro culturale Santa Chiara. Con il passaggio al nuovo gestore del servizio, il Consorzio Lavoro Ambiente che si è aggiudicato la gara, i trentuno lavoratori verranno assunti con un contratto ritenuto peggiorativo rispetto a quello che avevano in passato, che non è quello del settore in cui operano, cioè il contratto dei teatri, ma il multiservizi. Una decisione inaccettabile per i sindacati che l’altra sera
si sono, dunque, sottratti alla firma di un’intesa. L’accordo non è stato firmato dalle sigle competenti, Filcams, Fisascat e Uiltrasporti del ccnl Multiservizi.
I lavoratori verranno comunque assunte da lunedì, ma in condizioni peggiori di quelle a cui avrebbero avuto diritto secondo la legge sugli appalti e secondo il protocollo provinciale in materia. “Ecco un nuovo caso di appalto pubblico, l’ennesimo, in cui vengono penalizzati i lavoratori e le lavoratrici”, denunciano Francesca Delai, Francesca Vespa e Antonella Didu per Filcams, Fisascat e Uiltrasporti. Claudia Loro della Slc Cgil e Alan Tancredi della Uilcom competenti sul CCNL Teatri Stabili puntano il dito contro il Centro Santa Chiara che non ha costruito un appalto in grado di tutelare i lavoratori. “E’ gravissimo che nel capitolato si sia scelto, andando oltre le norme, di bypassare il contratto di settore indicandone un altro, meno tutelante. Si è scelto anche di prevedere una clausola sociale molto blanda”.

Scarica il pdf: maschere ART 140419