06 aprile 2019 – Trentino

 Cles – La denuncia di Uil Trasporti «Degrado e pericoli per il personale al deposito autobus»

Nel deposito di Trentino Trasporti il degrado continua. La denuncia arriva da Uil Trasporti del Trentino per bocca del segretario Nicola Petrolli. “Nel mese di novembre 2018, denunciavamo la gravissima condizione in cui versa il capannone di Cles dove sono ubicati i mezzi di trasporto della società Trentino Trasporti. Eravamo fiduciosi che dopo tale segnalazione sarebbero intervenuti per mettere fine a quel vergognoso degrado dell’autorimessa; ricordiamo che l’azienda versa annualmente 65 mila euro di soldi pubblici per coprire le spese di affitto”.
Ma da allora non è successo nulla, anzi la situazione, con il trascorrere del tempo, si è ulteriormente aggravata perché i tanto sperati lavori di sistemazione non sono stati eseguiti “se non una ‘flebile’ pittura e un boiler sistemato sopra la tazza della doccia da far gridare allo scandalo qualunque idraulico”.
Come scrive Petrolli, facendosi portavoce del disagio dei lavoratori del trasporto, “i servizi igienici (turche) sono in condizioni talmente spaventosi che nemmeno nel quinto mondo avrebbero il coraggio di entrarci; dulcis in fundo, l’acqua che scende copiosa all’interno del capannone, inondando i quadri elettrici, creando una situazione di grave pericolo per gli autisti che rischiano una folgorazione. Senza dimenticare la tanto sperata asfaltatura esterna, più volte promessa e mai effettuata”. “La situazione è gravissima, come sindacato non siamo disposti a tollerare tale mancanza che mette la salute dei lavoratori in grave pericolo, il tempo per effettuare i lavori c’è stato. Scandaloso che con i soldi di tutti i contribuenti si sia arrivati a una situazione che potrebbe scoppiare da un momento all’altro”.
La Uil Trasporti a questo punto, oltre alla comunicazione tramite stampa, annuncia che invierà tutto il materiale video e fotografico agli organi competenti per invocare un immediato intervento che possa mettere fine a una situazione che mette a rischio l’incolumità dei lavoratori”.

Scarica il pdf: Autobus ART 060419