25 aprile 2018 – Trentino, Corriere del Trentino

Contratto scuola, siglata l’intesa

 Ai docenti 90 euro in più al mese

Fumata bianca per il rinnovo del contratto provinciale 2016-2018 di circa 8.000 docenti delle scuole statali. Il lungo confronto di ieri tra i sindacati riuniti e l’Agenzia provinciale per la rappresentanza negoziale (Apran) ha finalmente portato a un’intesa per rinnovare un contratto fermo ormai da dieci anni, grazie anche ai 16,5 milioni stanziati dalla Provincia, comprensivi degli aumenti previsti dal contratto nazionale e delle integrazioni migliorative provinciali. La prima parte della negoziazione, tenutasi nella mattinata, «è servita a fare chiarezza sulla quantità e sulla destinazione delle risorse contrattuali a disposizione» avevano spiegato nel primo pomeriggio in una nota congiunta Pietro Di Fiore (Uil Scuola) e Stefania Galli (Cisl Scuola): «Gli insegnanti a partire da maggio riceveranno complessivamente un aumento di 80- 90 euro al mese, una parte sul trattamento fondamentale di aumento al netto del riassorbimento degli acconti (58 euro) e una parte sulla flessibilità (29 euro al mese per dieci mesi) ». La discussione si è poi incagliata sulla distribuzione delle quote riassorbite, per le quali erano previste tre possibili destinazioni: il Fondo unico istituzioni scolastiche (Fuis) per le attività integrative —«a cui avrebbero acceso tutti i docenti, anche i supplenti» specificava Cinzia Mazzacca (Flc Cgil) —, l’assegno di flessibilità e l’assegno provinciale. Cisl e Uil chiedevano il pieno recupero delle quote riassorbite (circa 35 euro) sulla quota dell’assegno provinciale ma la proposta in mattinata non è stata accolta, poiché la Provincia — spiegava ancora la nota congiunta Cisl-Uil — «voleva indirizzare le risorse sull’indennità di flessibilità, che però non viene attribuita ai docenti precari su supplenza breve. Così facendo gli ultimi sarebbero sempre più ultimi». Con queste premesse si temeva che la giornata di ieri non avrebbe portato alla tanto attesa risoluzione. Ma nel pomeriggio con la riapertura del confronto si è arrivati a un accordo definitivo: «Accanto agli adeguamenti tabellari previsti dal contratto nazionale sono state previste alcune integrazioni migliorative provinciali. Queste ultime ammontano a 4,8 milioni ogni anno, per integrare l’assegno di flessibilità (dagli attuali 710 euro lordi all’anno per docente a 1000 euro), ampliandolo anche ai supplenti brevi (più di 180 giorni di servizio), e il Fuis. A questa somma si aggiunge l’attribuzione in due tranche ai docenti di circa 750 euro lordi, a titolo di «una tantum», per ciascuno dei due anni del biennio 2016- 2018» spiegano i sindacati. Soddisfazione da parte del governatore provinciale e assessore all’istruzione Ugo Rossi: «L’accordo, raggiunto grazie agli sforzi di Apran e sindacati, certifica e riconosce il buon lavoro dei docenti trentini e dell’intero sistema scolastico provinciale, permettendo così un suo ulteriore miglioramento, a fronte degli sforzi profusi in questi anni in vari settori (trilinguismo, alternanza scuola-lavoro, inclusione) e delle 1.200 stabilizzazioni effettuate dal 2014».

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