04 gennaio 2019 – Trentino

«Così favoriscono le partite Iva»

I sindacati di categoria: «Questo è un travaso di soldi per poter fare la flat tax»

«Così non si fa altro che un travaso andando a prendere dai lavoratori dipendenti e dai pensionati per dare alle partite Iva sotto i 65 mila euro all’anno. Hanno fatto una scelta politica e sociale ben chiara privilegiando chi prende somme che la maggioparte dei pensionati nemmeno si sogna». Sono arrabbiati Ruggero Purin e Claudio Luchini, segretari rispettivamente della Spi Cgil pensionati e della Uil pensionati. Ce l’hanno con la manovra che pesca sempre dai soliti noti: «Hanno fatto un gran parlare del prelievo dalle pensioni d’oro, ma poi hanno preso il grosso dai pensionati medio bassi. In tre anni il blocco parziale delle pensioni porterà nelle casse dello Stato 2 miliardi e 300 milioni. Invece i soldi che arriveranno dal contributo di solidarietà saranno molti, ma molti di meno. E già la Corte Costituzionale ha fatto filtrare che i tagli alle pensioni più alte non sono in linea con la Costituzione. Quindi, il governo ha preferito andare a prendere ai pensionati», si arrabbia Luchini.
Purin è ancora più duro: «Il fatto è che in questa manovra finanziaria non c’’è niente per i giovani, per creare lavoro e per i pensionati ci sono solo tagli. Dicono che non sono tanti soldi, ma è un segnale molto negativo. Questo è solo un travaso di fondi, non c’è nessuna solidarietà. Si prende da chi è a reddito fisso per dare alle partite Iva che hanno già mille modi per sottrarsi al fisco. Per fare la flat tax per le partite Iva sotto i 65 mila euro all’anno si va a prendere a pensionati che percepiscono dai 1150 euro netti al mese. Mi sembra indicativo dell’impostazione dell’intera manovra. I partiti di governo si rivolgono a una parte ben definita della società e dimenticano chi deve sempre tirare la cinghia con assegni ormai davvero bassi».

Scarica il pdf: Pensionati ART 040119