03 dicembre 2017 – Trentino, Corriere del Trentino

Elasticità di orario, accordo in Watts industries Anche la Fiom Cgil firma con Fim Cisl e Uilm. Nodo che aveva creato lo scontro con gli Artigiani

Accordo sindacale alla Watts industries di Gardolo: introdotto a partire dall’inizio del 2018 l’orario «plurisettimanale», che in sostanza calcolerà l’orario normale di lavoro come media su un arco temporale di 12 mesi, non più con la cadenza delle 40 ore settimanali. La decisione è stata presa per far fronte al bisogno di maggiore flessibilità nell’azienda che opera nel settore della termoidraulica. Particolare importante: i sindacati hanno firmato unitariamente, Fim Cisl, Uilm e Fiom Cgil. Anche la Fiom, dunque, che ha incardinato la sua battaglia sull’integrativo delle tute blu artigiane, fra gli altri, proprio su questo argomento.
Watts Industries è una società statunitense da 405 milioni. Il ramo italiano è composto da Gardolo (100 addetti) e Biassono, provincia di Monza-Brianza (150 persone), per un fatturato complessivo di 73 milioni (dati aggiornati all’aprile 2016).

«Nell’ottica di ridurre il ricorso al lavoro straordinario e di ridurre il ricorso a strumenti di integrazione salariale», sono stati usati gli strumenti della contrattazione collettiva. In pratica l’orario plurisettimanale prevede «programmi di produzione comprendenti settimane con prestazioni lavorative superiori a 40 ore, fino a un massimo di 48 ore medie, organizzate anche su 6 giorni» e «settimane a prestazioni lavorative inferiori alle 40 ore, di norma con una riduzione verticale dell’orario normale settimanale non superiore alle 24 ore». L’orario plurisettimanale, in cui la media rimane 40 ore settimanali, potrà essere attivato per ciascun lavoratore entro il limite di 75 ore in 12 mesi. La retribuzione è normale. La maggiorazione del 25% non verrà erogata in via monetaria, ma saranno ore da recuperare.

Con Luciano Remorini (Fim) e Luciano Atanasio (Uilm) ha firmato anche Aura Caraba (Fiom). Peccato che, anche nella lettera aperta ai lavoratori metalmeccanici, pubblicava dai quotidiani, la Fiom scrivesse che il contestato contratto del 2017 (firmato solo da Fim, Uilm e Artigiani) «scardina alcuni capisaldi del contratto nazionale. Le 40 ore di lavoro alla settimana, una delle più importanti conquiste sindacali del dopoguerra, saranno calcolate, con quell’accordo, come una media su tutto l’anno». A prescindere dalle tecnicalità contrattuali — che possono anche presentare caratteristiche diverse in artigianato e industria — rimane il fatto che per Fiom le 40 ore settimanali da una parte sono motivo di scontro (artigiani), dall’altro possono essere considerate anche solo in media (Watts).

Scarica il pdf: Watts ART 031127