25 maggio 2017 – Trentino

Materne: crollo di iscritti 250 maestre senza lavoro

Dal 2015 al 2018, 750 bimbi in meno. Molti gli stranieri tornati nei paesi d’origine La Provincia non assume, insegnanti in attesa. Uil: «Promesse mai mantenute»

In Trentino crollano le iscrizioni alle scuola materne: nell’ultimo triennio, dal 2015 al 2018 750 i bambini in meno, 250 le insegnanti titolate che da anni attendono un posto a tempo indeterminato che difficilmente arriverà. Calo delle nascite e dei bambini stranieri, all’origine dello svuotamento delle materne. A causa della mancanza di lavoro molte le famiglie tornate nella terra d’origine. Se fino a 5 anni fa le iscrizioni erano in sovrannumero e in molte scuole dei grandi centri si formavano liste d’attesa, ora di fatto ci sono scuole nuove ed ampie che si stanno svuotando.

Le zone dove il fenomeno è più evidente sono la valle di Cembra, l’Alta e Bassa Valsugana, le valli di Non e Sole. Bimbi stranieri in calo alle materne anche a Trento Nord e Rovereto. Resiste Gardolo. Quest’anno il calo delle iscrizioni colpisce maggiormente le scuole equiparate: tra il 2017 e il 2018 si contano 12 sezioni in meno rispetto a quelle provinciali. La Provincia ieri ha ribadito che non intende assumere, proprio a causa del calo dei bambini nelle scuole dell’infanzia. Tra le insegnati è esplosa la rabbia: sono 250 e non avranno prospettive occupazionali. Sono in graduatoria, hanno vinto un concorso, i cui termini stanno per scadere, per legge dovrebbero sostenerne un’altro. A disposizione, attualmente, un pugno di posti che però la Provincia non intende assegnare prevedendo anni nei quali il numero dei bambini alle materne non aumenterà, anzi. Va detto che le perdenti posto sia delle scuole provinciali, che sono 113, che delle scuole equiparate, 156, troveranno comunque collocazione sul territorio per via dei pensionamenti e dei contratti di solidarietà, attivati soprattutto nelle equiparate. Circa 300 le insegnanti che, tra quattro anni, saranno in pensione, alcune hanno già raggiunto l’ambito traguardo, altre lo raggiungeranno alla fine di quest’anno. In attesa, senza prospettiva, ci sono 60 insegnanti vincitrici del concorso ordinario 2016, 30 per posti di sezione e 30 per posti di sezione con competenza linguistica, spiega Rita Ferenzena della Uil scuola. «L’amministrazione aveva assicurato a queste insegnanti che nell’arco di un triennio sarebbero state assunte tutte a tempo indeterminato. Ad oggi ne sono state assunte 2 su posti di sezione e 9 su posti di sezione con competenza linguistica. La graduatoria scade nel 2018». Dopo questa data dovranno sostenere un nuovo concorso. «Ci sono poi le insegnanti che compongono la graduatoria del concorso riservato del 2006 che vede ancora circa un centinaio di insegnanti, in parte già assunte a tempo indeterminato nelle scuole equiparate, convocabili per un posto come insegnante nelle scuole provinciali. Infine ci sono 90 insegnanti assunte a tempo indeterminato a part time sul prolungamento d’orario prosegue la segretaria di Uil Scuola Si tratta di un servizio che viene offerto su richiesta delle famiglie, con un contributo parziale della spesa, di 3 ore aggiuntive di scuola, normalmente fino alle 17.30, che dal 2014 attendono il passaggio dal part time al full time. A queste insegnanti la promessa era stata fatta dall’amministrazione al momento dell’assunzione. Ad oggi hanno ottenuto il full time solo 2 insegnanti su posto di sezione e 6 insegnanti su posto di sezione con competenza in lingua» .

Scarica il pdf: materne ART 250517