17 gennaio 2019 – Trentino

Pensionati preoccupati per i tagli.

Ieri l’attivo unitario di Cgil, Cisl e Uil. Nel mirino la manovra del governo

Pensioni, blocco dell’indicizzazione, legge di stabilità nazionale e politiche provinciali. Sono molti i temi discussi alla riunione, molto partecipata, degli attivi unitari delle federazioni dei pensionati di Cgil Cisl Uil del Trentino, che si è svolta ieri mattina nella Sara Rosa della Regione. Sui 140 mila pensionati trentini, gli interessati dal blocco parziale degli aumenti previsto dalla manovra del governo sono 50 mila: con una perdita media inferiore ai 150 euro a testa.
Nel dibattito si è dato ampio spazio alle misure delle legge di stabilità che, secondo Spi Cgil, Fnp Cisl e Uil pensionati, danneggiano lavoratori dipendenti e pensionati, e si è espressa grande preoccupazione per la decisione della giunta provinciale di stoppare la riforma trentina del welfare anziani, con il rinvio dei tempi di attuazione dello «Spazio Argento».
«C’è difficoltà partendo dalla condizione delle nuove generazioni ammette Mina Cilloni, della segreteria nazionale Spi Cgil) noi diciamo che non si può ragionare di previdenza senza ragionare di lavoro». Nel 2050 è stato evidenziato nel corso dell’incontro un cittadino su 3 sarà nella terza età e quindi oggi per i pensionati è necessario allargare la base di chi lavora, un motivo che rende ancora più incomprensibile la linea anti-migranti del governo nazionale.

Scarica il pdf: pensionati ART 170119