11 dicembre 2016 – Trentino, Corriere del Trentino

«Povertà, molto da fare» Alotti: più valore al lavoro

TRENTO «Su disuguaglianze e povertà c’è molto da fare, anche in Trentino. Bisogna dare più valore al lavoro». Walter Alotti, segretario provinciale della Uil, interviene sul quadro preoccupante segnalato dall’Istat (Corriere del Trentino di venerdì).

«Emerge chiaramente — nota il sindacalista — che dal 2014 al 2015, anche in Trentino, pur con una stabilizzazione dell’occupazione (dal 66,1 al 66,5%) e la riduzione della disoccupazione (dal 6,8 al 6,4%), aumenta comunque il numero di persone, famiglie a rischio povertà ed esclusione sociale (dal 13,6 al 15,8%), anzi raddoppia quasi quello di chi subisce “grave deprivazione” (dal 2,8 al 5,1%)». Secondo la Uil del Trentino ciò è dovuto a diversi fattori, riconducibili però soprattutto alla perdita del valore del lavoro, sia in termini economici assoluti che, ed è il portato della crisi, in mobilità e precarietà del lavoro stesso.
«Pensiamo — ricorda Alotti — alla diffusio
ne oltremisura dei voucher (da 7,5 euro netti l’uno) anche nella nostra provincia, in settori dove era presente e tutelato il lavoro stagionale o il costo medio delle retribuzioni di certi settori del terziario (ad esempio i 6,4 euro l’ora nelle cooperative in sciopero sull’A22), all’estensione degli ammortizzatori sociali che comporta una riduzione dei redditi dei tanti lavoratori coinvolti, al sostanziale blocco della contrattazione nazionale e territoriale. È evidente la diminuzione dei redditi per le famiglie, soprattutto quelle numerose e monogenitoriali. Non dimentichiamo poi le spese per gli spostamenti o la cura dei familiari e la diffusione di orari disagevoli: turnistiche ridottissime che spesso i lavoratori accettano, pur di lavorare».

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