19 giugno 2019 – Trentino

Il Rapporto Bankitalia. Imprese e famiglie, il credito lo danno le banche nazionali. I sindacati «La giunta stia sempre allerta sulla qualità del lavoro»

 A commento del Rapporto arrivano anche le prese di posizione dei sindacati. Secondo Franco Ianeselli della Cgil «è importante l’attenzione data nel Rapporto al lavoro. Negli anni della crisi abbiamo mantenuto e incrementato i posti di lavoro, ma a scapito della qualità. Molti contratti a termine e molto part-time involontario. Senza lavoro di qualità non c’è sviluppo economico. Senza lavoro di qualità non ci sarà nemmeno il tanto atteso aumento della natalità. Sulla produttività il rapporto è chiaro: abbiamo un problema pronunciato nelle valli, a differenza di quanto avviene in Alto Adige. La risposta non sta in qualche decimale di Irap in meno, ma negli investimenti nella cultura degli imprenditori e nelle competenze dei lavoratori». Walter Alotti (Uil) spiega che una nota positiva emersa dal rapporto di Banca Italia «è la diminuzione del risparmio degli imprenditori che pare tornino, dopo due anni di preoccupante astensione, all’investimento nelle proprie aziende» e sottolinea «l’importanza ed il ruolo di volano economico di primo piano della Amministrazione provinciale, che si sostituisce o comunque accompagna un’imprenditoria trentina poco coraggiosa». Infine Lorenzo Pomini (Cisl) sottolinea come sia «importante recuperare sul fronte dell’attrattività montana rispetto al turismo altoatesino, anche se l’attrattività culturale è più difficile da costruire e quindi il Trentino parte avvantaggiato». Infine un appello alla giunta: «Smetta di dire che fare l’università non serve, è sbagliato puntare al ribasso nella formazione dei nostri giovani».

Scarica il pdf: Bankitalia ART 190619