28 aprile 2017 – Trentino

da lunedì nuovo gestore (di Bergamo ) nelle case di riposo

«Rsa, tagli per gli addetti mensa»

I sindacati: «Riduzioni di orario e meno servizi col nuovo appalto»

«Sarà un Primo Maggio amaro quello che attende i 36 lavoratori che operano nei servizi di ristorazione delle case di riposo di Strigno, Grigno, Castello Tesino, Borgo Valsugana e Pieve Tesino». A lanciare il grido d’allarme sono Roland Caramelle e Francesca Delai di Filcams Cgil, Fabio Bertolissi della Fisascat Cisl e Antonio Molfese della Uiltucs che in una nota ricordano che «domenica prossima scade l’attuale contratto e da lunedì 1° maggio questi lavoratori passeranno alla nuova società che si è aggiudicata il servizio, la Sma Ristorazione di Bergamo, ma a condizioni peggiorative». E spiegano che «per loro si prevede un taglio delle ore. Una riduzione che doveva arrivare addirittura al 30 per cento», ma che, con la mediazione dei sindacati, «il taglio si è ridotto». Resta comunque una situazione pesante per chi, come questi lavoratori e lavoratrici, lavora a part-time. A breve la stessa situazione coinvolgerà anche gli addetti alla ristorazione della casa di riposo di Transacqua Primiero, in totale altri cinque.

«E’ l’ennesimo caso in cui un capitolato d’appalto viene scritto male. Con l’unico obiettivo di abbattere la base d’asta si tagliano servizi senza pensare alle conseguenze per i lavoratori – accusano nel documento congiunto le tre rappresentanze sindacali -. E’ la stessa paradossale situazione dell’appalto A22. Si prepararono capitolati tecnici senza inserire né tutti i lavoratori né tutti i servizi che ad oggi vengono svolti. Chi li farà?».

In sostanza la Sma Ristorazione sostiene che non tutti i lavoratori sono compresi nella loro offerta tecnica e che per ottemperare alla clausola sociale dovranno necessariamente ridurre le ore. «Una decisione che non possiamo accettare e per questa ragione l’incontro con la società si è concluso con un mancato accordo – proseguono i sindacati -. Abbiamo intanto chiesto ai lavoratori di attenersi strettamente a quanto previsto dal bando, non un’azione di più. Dispiace a noi e agli addetti che sanno di dover dare un servizio peggiore agli anziani delle case di riposo. Viene da chiedersi come Apac e stazione appaltante abbiano concepito questo bando». Solo per fare un esempio non sono più compresi i servizi di apparecchiamento tavoli o altre mansioni e nessuno dice chi dovrà farsene carico. «Abbiamo chiesto un incontro urgente con la direzione della casa di riposo di Strigno, capofila dell’appalto, per trovare una soluzione. Qui pagano i lavoratori e le persone più deboli, come gli anziani ospiti delle case di riposo e i bimbi dei due nidi a cui vengono forniti i pasti».

Per le tre sigle sindacali in questo caso si tratta più che di un cambio appalto, di una cessione di ramo d’azienda e tutti i lavoratori andrebbero riassunti alle medesime condizioni di prima. «Per un capitolato scritto male o per impegni non rispettati non possono rimetterci i lavoratori», insistono i segretari pronti a dichiarare lo stato di agitazione, se la situazione non rientrerà nei prossimi giorni.

Scarica il pdf: Rsa ART 280417