18 maggio 2018 –  Trentino

Sanifonds, Burli succede a De Laurentis

Cambio alla presidenza del fondo sanitario. L’ex segretario Cgil: «Coperture per la non autosufficienza»

Sono Paolo Burli ed Alessandro Tamanini, rispettivamente, i nuovi presidente e vicepresidente di Sanifonds Trentino, il fondo sanitario integrativo territoriale costituito nel 2013. Burli, ex segretario generale della Cgil del Trentino, prenderà quindi il posto di Roberto De Laurentis come presidente del fondo e Tamanini quello di Walter Largher come vicepresidente: questo quanto deciso dal nuovo consiglio di amministrazione di Sanifonds Trentino, rinnovato nel mese di aprile, durante la sua prima seduta. Alessio Scopa è stato invece riconfermato come direttore generale del fondo.

Burli, nella conferenza stampa svoltasi ieri, ha ringraziato De Laurentis e Largher, presenti per l’occasione, per l’ottimo lavoro fatto nei due anni in carica, per poi passare alla presentazione di una delle principali sfide che attende il fondo: lo sviluppo delle coperture per la non autosufficienza. “Sanifonds è stato costruito per rispondere alle esigenze del territorio –ha sottolineato Burliieri sono stati resi noti i nuovi dati Istat che ci dicono che la popolazione d’Italia è la seconda più vecchia al mondo e come ben sappiamo i Trentini sono i più vecchi in Italia. Pertanto il tema della non autosufficienza ci riguarderà nei prossimi anni per forza di cose. Vogliamo concentrarci su questo tema, creare una cultura della protezione, in particolare delle famiglie che cadono in questa condizione, perché conosciamo i riflessi negativi di queste situazioni”.

Sanifonds Trentino, il cui valore complessivo ha superato i 4 milioni e mezzo di euro, ha quindi già avviato un dialogo con la Provincia su questo tema, per fare fronte all’invecchiamento progressivo di buona parte della popolazione trentina, ribadendo però come si stia parlando di un fondo sanitario integrativo e non sostitutivo della sanità pubblica.

Il secondo obiettivo per il futuro di Sanifonds, come spiegato ieri, sarà quello di ampliare la partecipazione da parte dei privati, mettendo in campo, in collaborazione con la Provincia di Trento, strumenti di fiscalità di vantaggio per chi volesse aderire al fondo. Tra i più di 35mila iscritti al fondo, ha spiegato il direttore Scopa, quasi il 40% ha usufruito del fondo nell’ultimo anno e mezzo, una percentuale molto elevata rispetto al resto d’Italia, dove il “fenomeno” Sanifonds è oggetto di studio. Tra i migliaia di iscritti che hanno usufruito del fondo ben il 75% lo ha fatto per prestazioni non coperte dalla sanità pubblica, come quelle odontoiatriche. Da quest’anno è inoltre attivo l’aumento delle coperture nei casi di malattie gravi, per cui il rimborso delle spese passa dal 50% all’80%.

E’ stato inoltre ricordato come ci sia ancora tempo fino al 31 maggio, per chi non lo avesse fatto nel 2016 di aderire al fondo, così come a fine mese scadrà la possibilità per gli iscritti di richiedere l’estensione della copertura ai propri familiari.

Scarica il pdf: SANIFONDS ART 180518