30 settembre 2018 – Trentino, Corriere del Trentino

«Sanità trentina troppo cara»

Nel mirino i dispositivi medici. La Uil: «Applicare i costi standard»

«Anac, Autorità Nazionale Anticorruzione, conferma le perplessità della Uil sui costi della salute pubblica locale e sui metodi di approvvigionamento». È quanto afferma Walter Alotti, segretario generale della Uil del Trentino. «L’ultima indagine conoscitiva sul mercato dei dispositivi medici per l’autocontrollo e l’autogestione del diabete, uscito in questi giorni, ne è l’ennesima riprova. In Trentino la spesa di tali dispositivi per paziente è pari a 303,71 euro ed è seconda solo a quella della Provincia di Bolzano (317,69 euro). Di contro la media nazionale è di 158,98 euro; la più bassa, invece, è quella dell’Emilia Romagna: soli 51,10 euro. Dalle evidenze statistiche la motivazione principe sta nell’approvvigionamento dei materiali ed attrezzature che avviene tramite farmacie convenzionate, ricerche sul mercato con trattativa privata e non, come la Uil auspica, con gara pubblica. Ad ulteriore esempio si porta la spesa pro capite delle “lancette pungidito”: dai 2 euro dell’Emilia Romagna si passa ai 28,86 euro del Trentino. Quattordici volte di più. La Uil chiede l’applicazione del “costo standard” ad una esteso ventaglio di strumenti ed attrezzature, anche nella nostra provincia».

Scarica il pdf: sanità ART 300918