30 agosto 2017 – Trentino, Corriere del Trentino

Sciopero dei capitreno: «Troppa violenza»

Il fermo di 8 ore scatta giovedì 7 settembre. Cgil, Cisl, Uil e Orsa: «Pugni al volto, dita rotte, minacce»

Quattro aggressioni ai danni del personale dei treni Trenitalia in 15 giorni, i sindacati proclamano lo sciopero, giovedì 7 settembre. «Il lavoro a bordo dei treni, e dei mezzi pubblici in generale, sta diventando sempre più difficile e, purtroppo, chi cerca di far rispettare le regole si trova coinvolto in aggressioni brutali e gratuite.

Ricoveri in ospedale, pugni al volto, dita rotte, minacce e ingiurie… ecco come vive chi fa il proprio mestiere con passione ed orgoglio. Il capotreno si trova sempre più spesso a dover operare in completa solitudine, anche per lunghe tratte, privo di strumenti di difesa e costretto a fronteggiare situazioni che mettono a repentaglio la propria incolumità.

Considerando che negli anni poco o nulla si è mosso e ritenendo la situazione arrivata al limite, le organizzazioni sindacali del Trentino e dell’Alto Adige (Filt Cgil, Fit Sgbcisl, Uilt Uil, Ugl Trasporti, Orsa Ferrovie) hanno proclamato uno sciopero di 8 ore del personale dei treni ( capitreno) per il giorno giovedí 07 settembre 2017.

L’astensione sarà senza garanzia di treni dalle ore 9.01 alle ore 17.00 e riguarderà tutti i treni di Trenitalia circolanti tra Brennero e Verona, Bolzano e Merano, Fortezza e San Candido e Trento e Bassano. Sono esclusi dallo sciopero i treni Eurocity da e per Monaco, le freccie da e per Roma e i treni regionali di SAD e Trentino Trasporti». I sindacati affermano poi che questo «è l’ultimo strumento per dimostrare l’esasperazione del personale e dare un segnale forte alle istituzioni e alle ferrovie perché vengano presi tutti quei provvedimenti in modo da tutelare la sicurezza e l’incolumità del personale durante il “semplice” svolgimento del proprio lavoro. Le soluzioni ci sono, così come sono state trovate per i viaggi aerei. Basta voler agire».

Ieri c’è stata anche la protesta della Lega Nord davanti alla stazione dei treni di Trento. «Gli episodi violenti sono il frutto di politiche buoniste. Riteniamo doveroso quindi, per porre un freno alle aggressioni a danno di capotreni, macchinisti e controllori, ripristinare sui convogli regionali la Polfer e non rilasciare più gratuitamente ai profughi gli abbonamenti dato che, essendo nullafacenti, non hanno alcun motivo di viaggiare ogni giorno da una parte all’altra della Provincia» afferma la Lega.

Scarica il pdf: treni ART 300817