22 gennaio 2019 – Corriere del Trentino

 Sciopero dei trasporti, aderisce più di un autista su 3

Se lo si guarda dal fronte dei disagi lo sciopero del pubblico trasporto è riuscito. In molti ieri hanno dovuto infatti fare i conti con corse dei treni mancate e autobus che non si sono presentati alle fermate. I numeri però non sono esagerati: i dati provvisori, forniti da Trentino Trasporti, parlano di circa 37,5 per cento di adesioni degli autisti dei mezzi su gomma e del 43 per cento su ferrovia.
L’agitazione è stata indetta unitariamente da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna «a seguito delle proposte europee di modifica peggiorativa dei regolamenti sui tempi di guida e riposo che liberalizza il mercato internazionale dei servizi di trasporto passeggeri a lunga percorrenza». Problemi che però non toccano direttamente, almeno per ora, il Trentino, come spiega Stefano Montani della Cgil: «I dati sono positivi– ragiona – Parliamo di quasi il 50 per cento delle adesioni. Si trattava di uno sciopero con valenza su scala nazionale. Apprezziamo il segnale politico: emerge tra il personale uno spirito solidaristico che fa ben sperare per il futuro e la consapevolezza che alcune richieste vanno respinte senza se e senza ma».
«Le motivazioni dello sciopero – commenta anche la presidente di Trentino Trasporti Monica Baggia – hanno poco a che fare con la nostra realtà e l’adesione è stata contenuta». I dati parlano della partecipazione allo sciopero del 37,5 per cento del personale viaggiante su gomma, con più sostenitori sull’extraurbano e meno sull’urbano. Più forte l’adesione sulla ferrovia, con il 43 per cento del personale che ha incrociato le braccia, 32,1 per cento degli addetti alla manutenzione e il 30,6 del personale degli uffici. I disagi ci sono stati, con lamentele soprattutto sulla Valsugana: più di un lavoratore e un cittadino si è trovato a piedi.

Scarica il pdf: trasporti ART 220119