01 maggio 2019 – Trentino

Scuola, via ambiti e chiamata diretta. Da settembre il nuovo trilinguismo

Grandi novità per il mondo della scuola, già a partire dall’assestamento di bilancio di luglio. È quello che ha detto il dirigente del Dipartimento Istruzione della Provincia, Roberto Ceccato, ai sindacati nel secondo incontro programmato per discutere sia delle novità organizzative che del rinnovo contrattuale degli insegnanti. Nell’incontro di ieri è stato fatto anche il punto sul numero delle assunzioni, che dovrebbero essere più di 400 in forza di 357 pensionamenti e dell’aumento delle classi sia alla scuola primaria che alla secondaria. Ma Ceccato ha annunciato novità soprattutto per quanto riguarda il reclutamento e il trilinguismo. Ha detto che già con l’assestamento saranno eliminati gli ambiti, che al momento erano sospesi, e la chiamata diretta. Risultati importanti per i sindacati.
Per quanto riguarda il trilinguismo, invece, già con l’assestamento di bilancio dovrebbe cadere l’obbligo del metodo Clil, mentre sarà lasciata all’autonomia di ogni singola scuola la scelta del modo con cui raggiungere l’obiettivo del trilinguismo. Quindi ci saranno scuole che potranno scegliere di andare avanti con il Clil, se avranno i mezzi e gli insegnanti per farlo, e altre che potranno scegliere, ad esempio, di trasferire l’insegnamento delle lingue sulle ore opzionali. Ceccato ha anche spiegato che comunque il resto delle novità per il mondo della scuola potrebbero essere introdotte con una legge di riforma successiva all’assestamento.
I sindacati chiedono che il rinnovo contrattuale vada oltre l’inflazione. Cinzia Mazzacca segretaria della Cgil Scuola spiega: «Nella scuola primaria sono 184 i posti vacanti di cui 14 sul tedesco e 12 inglese; sostegno non ancora definito; il dato definitivo dei pensionamenti è 340 sui tre ordini di scuola (primaria, medie e superiori); saranno otto i posti vacanti per strumento musicale nella scuola media; di fatto non ci sono ancora gli effetti del calo demografico della popolazione scolastica che si registra invece nella scuola dell’infanzia ma c’è preoccupazione sui dati di natalità nelle valli periferiche, problema che andrà affrontato in una discussione più generale relativa alle politiche della Provincia. La Cgil ha ribadito la volontà di affrontare nell’immediato le questioni contrattuali. Nei mesi scorsi è stato chiesto più volte alla nuova Giunta di quantificare le risorse da mettere a disposizione per i rinnovi dei contratti. Occorre andare ben oltre il recupero dell’inflazione e dare risposta alle richieste lasciate in sospeso nell’ultima tornata contrattuale».
Piero Di Fiore della Uil Scuola aggiunge: «Certo è che siamo ancora sul terreno dei buoni propositi: attendiamo di leggere le modifiche alle norme. A dire il vero manca un cambiamento sul tema della valorizzazione del merito: la legge deve essere mutata, le risorse debbono diventare contrattuali, al fine di rendere oggettiva, trasparente, verificabile la relativa assegnazione ai docenti. Resta il fatto che alcuni passi tecnici, concreti, possono essere effettuati fin da subito. Sia resa piena comunicazione degli organici complessivi; riemergano dalle nebbie di palazzo tutte le cattedre Clil: vere desaparecidos; si avvii un percorso volto alla piena attivazione della classe di concorso A23 (Lingua Italiana per discenti di lingua straniera); si dia pieno corso all’organico dell’autonomia indirizzandolo all’offerta formativa relativa ai saperi artistici. Il riscontro dato alle nostre richieste è stato positive». La Uil ribadisce che occorrono risorse: «Sul tema dei rinnovi contrattuali i è necessario un impegno finanziario da parte della Giunta. Nel frattempo si parta con il confronto su alcune norme contrattali vigenti, istituti che hanno creato serie difficoltà e disparità di trattamento, in termini di applicazione».

 

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