21 febbraio 2017 –  Trentino, Corriere del Trentino

Sindacati: «Limitare le aperture festive per legge». Commercio, incontro con Olivi. «L’assessore si è impegnato. Modello Friuli Venezia Giulia»

I sindacati del commercio chiedono alla Provincia di stabilire, per legge, una limitazione alle aperture domenicali e festive: «Piazza Dante ha le competenze per farlo ed è tempo di agire con un iter rapido».

Ieri i tre segretari di Filcams, Fisascat e Uiltucs del Trentino, Roland Caramelle, Lamberto Avanzo e Walter Largher hanno incontrato il vicepresidente della Provincia Alessandro Olivi, «raccogliendo, nei fatti, una disponibilità da parte del titolare delle deleghe sul commercio». «Olivi si è impegnato ad intervenire sulla liberalizzazione delle aperture e si è detto pronto ad attivare tutti gli approfondimenti normativi necessari per arrivare in tempi ragionevolmente rapidi ad un disegno di legge in materia» dicono i confederali.«L’intento non è solo provare a ripercorrere la strada della regione Friuli Venezia Giulia, che ha definito le festività in cui le serrande restano abbassate, ma anche andare oltre definendo un modello nuovo sul quale trovare la convergenza anche con l’Alto Adige e, se possibile, con l’intero Euregio».

Per Filcams, Fisascat e Uiltucs la liberalizzazione delle aperture domenicali e festive ha prodotto più costi che benefici. «I dipendenti di negozi e supermercati hanno visto peggiorare le loro condizioni di lavoro. Per loro la conciliazione tra famiglia e lavoro è diventato molto spesso impossibile. L’aumento della concorrenza e la necessità di tenere aperto sempre per non avvantaggiare i concorrenti ha spinto molte aziende, anche in provincia, a scaricare sui lavoratori i maggiori costi fissi. In questi anni, infatti, le vendite non sono cresciute».

Scarica il pdf: aperture ART 210217