15 gennaio 2019 – Trentino

Tagli all’accoglienza: 140 disoccupati

Le stime della Provincia. Fugatti ai sindacati: «Non si torna indietro». Residenza Fersina, gestione alla Cri o nuovo bando

I tagli al sistema dell’accoglienza trentina dei richiedenti asilo produrranno una perdita di 140 posti di lavoro da qui al 2020, professionisti oggi occupati nelle cooperative sociali che gestiscono i servizi di supporto ai migranti. I dati sono quelli che la Provincia ha comunicato ieri ai sindacati della funzione pubblica e che confermano le stime fornite nelle scorse settimane proprio dalle organizzazioni sindacali.
I corsi di italiano ai profughi sono già stati sospesi dal 1° gennaio, lo stesso accadrà per le attività di orientamento al lavoro e in parte per il sostegno psicologico dal mese di febbraio.
Il budget di Cinformi sarà dimezzato da qui ad ottobre e saranno ridotti del 30% gli appartamenti sul territorio che ospitano i profughi. Un orientamento che i sindacati con Luigi Diaspro (Fp Cgil), Lamberto Avanzo (Fiscascat Cisl ) e Gianni Tomasi (Uil) hanno chiesto alla giunta di rivedere.
«Non si torna indietro», ha subito chiarito il governatore Maurizio Fugatti, affiancato ieri dal direttore del Cinformi Pierluigi La Spada e dal direttore generale della Provincia Paolo Nicoletti. «Con la riduzione degli sbarchi sulle coste italiane, i migranti in Trentino caleranno di circa 700 unità, i tagli ci sarebbero stati comunque».
Ragionamento contestato dai sindacati: «Se ci saranno meno richiedenti asilo, è un motivo in più per dare più respiro ai progetti in corso e non disperdere le professionalità dei lavoratori», hanno obiettato. «I tagli all’accoglienza insiste Diaspro faranno perdere posti di lavoro ma comprometteranno anche la sicurezza dei cittadini». Il presidente Fugatti ha ricordato che per chi perderà il lavoro scatteranno gli ammortizzatori sociali. Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto che venga attivato un tavolo ad hoc per questi lavoratori e che la Provincia faccia di più per favorire la loro ricollocazione».
Intanto già a fine mese scadrà la proroga del contratto alla cooperativa Kalediscopio che gestisce la Residenza Fersina di Trento, che oggi ospita circa 200 richiedenti asilo. La Spada, direttore del Cinformi ha spiegato che due sono le opzioni in campo, sulla quale sono in corso delle valutazioni: l’affidamento diretto alla Croce Rossa Italiana (sulla base del decreto 178 del 2012) oppure un nuovo bando di gara.

Scarica il pdf: accoglienza ART 150119