31 gennaio 2019 – Trentino

«Treni sicuri grazie alle guardie»

I sindacati difendono il servizio: «Senza di loro viene meno il senso di sicurezza»

Le guardie giurate a bordo dei treni provinciali di Valsugana e Trento Malé avranno pure poco da fare (come abbiamo raccontato sul Trentino di ieri) ma i sindacati confermano l’utilità del servizio avviato la scorsa settimana per iniziativa della giunta provinciale. «Se c’è una guardia giurata a bordo è chiaro che la situazione diventa più tranquilla già solo per il fatto che sia presente ha detto ieri Nicola Petrolli, segretario provinciale della Uil trasporti ma l’importante è che i passeggeri si sentano più tranquilli. E anche gli autisti, perché continuano ad arrivarci segnalazioni di situazioni difficili, che non sempre finiscono nelle statistiche ma rendono faticosa (e anche pericolosa) la vita di chi lavora sui mezzi pubblici».
Se fosse per Petrolli le guardie giurate dovrebbero essere presenti anche su alcune linee di trasporto su gomma. Su questo deciderà la giunta, che tra un paio di mesi dovrà confermare (o rivedere) l’accordo con Ronda Atesina per la sorveglianza dei treni. Il governatore Maurizio Fugatti aveva detto chiaramente che il servizio deve essere inteso come “a tempo indeterminato” ma il contratto, avviato con una procedura speciale che consente tempi più veloci, dovrà comunque essere rivisto e rinnovato tra due mesi, quando eventualmente saranno possibili eventuali correttivi o integrazioni. Il costo come riportato dal Trentino è di circa 120 mila euro all’anno che corrispondono a circa 450 euro al giorno per pagare la squadra di quattro guardie che si alternano su alcuni treni delle due ferrovie Trento-Malé e Valsugana. Sulla linea del Brennero invece il servizio è coperto su alcuni treni da personale interno di Trenitalia.
Sul fronte sindacale va segnalato l’accordo tra Provincia e lavoratori per l’equiparazione del personale provinciale in servizio sulla linea della Valsugana e i colleghi in servizio sulla Trento Malé. Un accordo necessario dopo che i sindacati avevano lamentato la possibile fuga di personale verso Trenitalia che garantirebbe ai lavoratori un contratto più generoso rispetto a quello offerto dall’amministrazione provinciale. Ma l’equiparazione raggiunta comunque con l’accordo delle parti sociali rischia ora di scontentare il personale della Trento Malé che nell’operazione avrebbe ci avrebbe rimesso.

Scarica il pdf: Treni ART 310119