4 febbraio 2017 – Trentino

Tribunale, in 2 anni via metà personale

Affollata assemblea degli amministrativi con i sindacati: «Pensionamenti in vista, la struttura è già sotto organico»

Martedì a Trento si riunirà il tavolo tecnico con i respondabili della Regione e i responsabili sindacali. Ma intanto ieri nell’aula Mario Amato del tribunale si sono riuniti i dipendenti amministrativi del comparto giustizia roveretano assieme ai sindacalisti Carlo Alberto Incapo (Uil Pa), Luigi Diaspro (Cgil Fp) e Beppe Pallanch (Cisl Fp). Un’assemblea molto partecipata, che ha affrontato il tema delicatissimo del passaggio del personale amministrativo della giustizia dal ministero alla Regione (con esclusione dei magistrati e dei dirigenti, che rimangono dipendenti dello Stato). I tempi sono stretti, spiegano i sindacati: dopo l’approvazione da parte del governo, la norma di attuazione dev’essere promulgata dal presidente Mattarella, ma in attesa di conoscere le scadenze precise i sindacati hanno già avviato i contatti con la Regione, per un confronto sull’inquadramento cioè sulle tabelle di equiparazione, ovvero il modo in cui i dipendenti dello Stato diventeranno regionali. Uno degli aspetti più preoccupanti riguarda gli imminenti pensionamenti. Come spiega Luigi Diaspro, «Sono poco meno di 50 i dipendenti del tribunale roveretano: 24 in forza al tribunale (dovrebbero essere 33, secondo le tabelle), 12 in Procura (dovrebbero essere 14). Vale a dire che siamo sotto organico di 11 unità. Mantenere standard di efficienza all’altezza degli ottimi risultati degli anni scorsi è oggi molto complicato. Non ci sono sostituzioni e di conseguenza sono stati accorpati alcuni servizi. Vale a dire meno funzionari e orari di sportello ridotti. Una situazione che rischia di delflgrare con i prossimi pensionamenti: si calcola che oltre iil 50% dei dipendenti roveretani andrà in pensione entro due anni per raggiunti limiti di età. Lo stato non fa assunzioni, e ancora non conosciamo il progetto della Regione».

Il sindacato ha già formulato le prime contro-osservazioni. Tra i temi al vaglio anche la riqualificazione del personale. «A livello nazionale spiega Incapo sono ripartite le riqualificazioni dopo anni di blocco, ma ora i dipendenti del tribunale rischiano di rimanerne esclusi. Ci preme che non siano demansionati, che venga riconosciuta la loro dignità professionale e le mansioni specifiche, che non trovano corrispondenze nel sistema regionale». Infine il diritto di opzione: chi non vuole passare sotto la Regionali, non ha alcuna tutela. «Rimane a disposizione dell’amministrazione nazionale della giustizia, spiega Incapo rischiando il trasferimento in qualsiasi luogo dell’Italia».

Scarica il pdf: tribunale ART 040217