Un tavolo permanente per l’emergenza ambientale

Lo chiedono Cgil Cisl Uil del Trentino al presidente Fugatti insieme al potenziamento del personale, l’avvio di una raccolta fondi e l’attivazione del Fondo di Solidarietà territoriale

 

Attivare quanto prima un tavolo permanente per la gestione dell’emergenza ambientale provocata dall’eccezionale maltempo dei giorni scorsi. E’ questa una delle richieste, accolta, che Cgil Cisl Uil del Trentino hanno posto oggi al tavolo di confronto convocato dal presidente Maurizio Fugatti con tutte le parti sociali per discutere insieme quali misure adottare per risolvere l’emergenza e favorire quanto prima la ripresa del sistema produttivo locale.

Incontro che – come sottolineano le tre sigle sindacali – si è posto nel solco del positivo metodo di concertazione delle decisioni sperimentato in Trentino fino a questo momento.

La priorità è sostenere le imprese e i lavoratori che il maltempo ha costretto a fermarsi. “Facciamo appello a tutte le aziende perché si attivino da subito per chiedere le misure di sostegno previste dal Fondo di solidarietà trentina – dicono i tre segretari Andrea Grosselli, Lorenzo Pomini e Walter Alotti -. Dal canto nostro abbiamo chiesto di sollecitare i ministeri competenti perché adottino nel più breve tempo possibile le modifiche al Fondo per renderlo pienamente operativo. Abbiamo ottenuto rassicurazioni che Piazza Dante si muoverà in questa direzione”.

Per i sindacati la situazione eccezionale che si è creata sul territorio non potrà essere riportata alla normalità senza un massiccio coinvolgimento di risorse umane. Per questa ragione è stato chiesto anche un piano di rafforzamento degli organici nei settori dei bacini montani, degli operai e dei custodi forestali per gestire l’emergenza e rafforzare la prevenzione di calamità di questo tipo. Massima, inoltre, deve essere l’attenzione per la tutela della sicurezza per questi addetti visto l’alto rischio del settore

Cgil Cisl Uil hanno proposto inoltre, sulla base delle positive esperienze già sperimentate nella gestione di altre importanti emergenze come il terremoto in Nepal, quello in Emilia Romagna e in centro Italia, che si attivi una raccolta fondi che coinvolga sia i lavoratori sia le imprese per aiutare le popolazioni maggiormente penalizzate “attivando e gestendo in tempi rapidi i contributi che possono arrivare dalla nostra comunità, abituata a reagire rapidamente e in modo coeso alle difficoltà”.

Infine le tre confederazioni hanno chiesto di prevedere il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali di categoria nei tavoli tecnici di comparto (agricoltura e legno in particolare) ad oggi gestiti da Dipartimento provinciale Territorio, Agricoltura, Ambiente e Foreste.

Scarica il pdf: 20181109_unitario emergenza ambientale