31 gennaio 2019 – Trentino

 Visite il sabato, sì della Uil: «Ma non basta»
Il sindacato propone di assumere giovani ed eliminare l’attività privata per abbattere le liste d’attesa

Piace alla Uil l’idea illustrata l’altro giorno in sede di commissione consiliare dall’assessora Stefania Segnana, di tenere aperti gli ambulatori anche il sabato pomeriggio, almeno per alcune prestazioni urgenti, soprattutto nei casi in cui lo smaltimento delle liste d’attesa ha accumulato ritardi. Una proposta inserita in una relazione più ampia, concentrata in particolare sui servizi sul territorio, compreso l’impegno assicurato da Segnana per i punti nascita periferici, compresi quelli di Borgo e Tione che però non godono della deroga ministeriale sul numero di parti, riconosciuta invece a Cavalese.
Su questi temi è intervenuto il segretario generale della Uil, Walter Alotti: «Ok della Uil del Trentino all’assessora Segnana, riguardo alla proposta d’apertura degli ambulatori fino al sabato sera, per lo meno per i casi più urgenti o per le discipline specialistiche ove maggiore è il ritardo nella fissazione degli appuntamenti in regime pubblico, istituzionale, non in libera professione, per i cittadini trentini» si legge nella nota. «La Uil rilancia inoltre un’altra proposta forte, indirizzata anche da diversi operatori e studiosi del settore al servizio sanitario nazionale (proposta rivoluzionaria a nostro modesto parere), cioè quella di assumere a tempo pieno i giovani laureati italiani in medicina (evitando così che fuggano all’estero, come avviene) ma eliminando per loro la possibilità dell’«intramoenia» (la possibilità cioè per i medici ospedalieri di esercitare la professione nei locali pubblici) fenomeno in costante aumento, e aumentando al contempo la disponibilità di specialisti per le visite del servizio pubblico. Una simile impostazione darebbe la possibilità di ridurre le liste d’attesa, allargando quantomeno storica richiesta della UilancheinTrentino-le fasce orarie di fruizione delle visite specialistiche e della diagnostica. Uno scenario che gli assessori “passati” alla Salute del Trentino, si sono rifiutati per anni di sperimentare, magari solo parzialmente, aprendo appunto i servizi anche al sabato o in orari serali. Dopo l’apertura sperimentale dell’ambulatorio Crosina Sartori al sabato mattina l’ipotesi dell’assessora Segnana di apertura dei servizi anche al sabato pomeriggio, sia pure sperimentale anch’essa, ci fa sperare che forse, stavolta si passi dalle parole ai fatti. Restiamo fiduciosi in attesa delle delibere di giunta necessarie» conclude il segretario provinciale della Uil.

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