Il T – Sabato 25 Ottobre 2025
«Serve un piano industriale»
L’ex ministro Orlando in città per parlare di imprese con i sindacati e gli amministratori locali
Ha fatto tappa ieri mattina a Rovereto il viaggio del Pd nelle realtà industriali del Paese promosso dal Forum industria del partito e da Andrea Orlando, ex ministro del Lavoro e responsabile delle Politiche industriali del Pd. Orlando era diretto a Bolzano, dove c’è grande agitazione per la situazione delle Acciaierie Valbruna, ma visto quanto sta accadendo in città, con la Marangoni verso la liquidazione giudiziale e lo stabilimento Dana in sofferenza, l’ex ministro ha deciso di fermarsi anche nella città della Pace. Nei prossimi mesi verrà organizzato un secondo appuntamento a Trento. Accompagnato dalla deputata trentina del Pd Sara Ferrari, nella sede cittadina dei dem in via Fogolari 15 Orlando ha incontrato gli esponenti dem della Giunta (la sindaca Giulia Robol e gli assessori Arianna Miorandi e Carlo Fait), i consiglieri provinciali del Pd (Alessio Manica, Paolo Zanella, Michela Calzà, Francesca Parolari) e i segretari generali Andrea Grosselli (Cgil), Walter Largher (Uil) e Michele Bezzi (Cisl).
«Siamo qui per un primo confronto sulla situazione trentina perché il comparto industriale Trentino trova a Rovereto la sua dimensione più significativa e per gli elementi di crisi industriale che in particolare qui stanno emergendo», ha esordito Ferrari. «Anche qui si registrano fenomeni che segnano tutta la penisola, non si può parlare ancora di desertificazione industriale, ma di un certo affanno sì – ha detto Orlando –. Siamo qui perché siamo convinti che un Paese senza industria sia più povero per la qualità del lavoro, in termini di capacità di innovazione e meno libero perché essere dipendenti da altri nella trasformazione e produzione dei prodotti significa rinunciare a parte della propria sovranità. È paradossale doverlo fare in opposizione a un governo che si definisce sovranista, ma che sta mostrando un’inerzia totale rispetto a interventi speculatori che hanno comprato pezzi del nostro patrimonio industriale per dismetterli o delocalizzarli. L’altro paradosso è che per anni è stato detto, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti l’ha ripetuto anche poche settimane fa, che le politiche industriali le fanno gli imprenditori, ma questo non è più vero. Siamo ancora a discutere di una mano invisibile mentre ci sono mani molto visibili, penso alle politiche Usa e cinesi ma non solo, che stanno orientando i mercati. Dire che come Stato non si fa niente per le imprese significa lasciarle sole».
«Siamo reduci dall’assemblea di Confindustria dove si è parlato proprio dell’assenza di un piano industriale provinciale – ha detto la sindaca Robol –. Rovereto su questi temi deve essere protagonista perché il Pil industriale trentino è qui in Vallagarina. L’obiettivo è riuscire a non occuparsi di casi come Marangoni e Meccanica solo in emergenza, ma creare un sistema che fornisca gli anticorpi. Ormai quando sento parlare di industria le due parole chiave sono innovazione e sostenibilità. Io credo che sia il momento di tornare anche a parlare di comunità e di un sistema industriale trentino».
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