Il T, Corriere del Trentino – Martedì 4 Novembre 2025
Ok delle imprese su alloggi e industria
I sindacati: «Gli interventi siano strutturali»
ECONOMIA
Una manovra che sembra soddisfare tutte le categorie economiche, in particolare per il sostegno all’industria e le politiche relative agli alloggi e al passaggio generazionale. Meno entusiasti, invece, i sindacati che ritengono positiva la manovra presentata, ma sottolineano la necessità di interventi strutturali e non estemporanei.
Il settore che più attendeva la manovra era la manifattura, anche per verificare se quel piano industriale chiesto a gran voce possa effettivamente venire messo a terra. Questo il commento del direttore generale di Confindustria, Roberto Busato: «Apprezziamo il fatto che la manovra preveda interventi specifici per il settore manifatturiero, a cui vengono dedicate risorse ad hoc, visto il momento delicato che sta vivendo. È una richiesta precisa che la nostra Associazione ha fatto alla giunta provinciale, anche in occasione della nostra recente Assemblea, insieme alla necessità di una politica economica più ampia che è stata citata dal presidente Fugatti e dal vicepresidente Spinelli, sulla quale siamo pronti a dare il nostro contributo».
«È stato riconosciuto il ruolo di trazione del nostro comparto – prosegue Busato – sono stati toccati i temi dei giovani, del welfare, della formazione. La cosa più importante è l’approccio che ha visto il coinvolgimento di tutti, tenendo anche conto del fatto che tra 3 anni avremo 2 milioni in meno di gettito, il piano deve essere fatto bene e con l’apporto di tutti». In particolare sugli alloggi: «Ci sarà anche la possibilità come chiesto da tutte le categorie di avere delle detrazioni sulle ristrutturazioni degli alloggi per i lavoratori».
Con lui anche il presidente di Ance (Associazione nazionale costruttori edili), Andrea Basso: «La manovra ci soddisfa, ci sono interventi per le giovani coppie e siamo in linea con gli scorsi anni, forse si poteva fare qualcosa in più sui lavori pubblici, in termini di investimento».
Soddisfatto anche il presidente della Camera di commercio e dell’Associazione artigiani, Andrea De Zordo: «Apprezziamo l’impegno concreto della classe politica per sostenere tutta l’economia, concentrandosi in particolare su casa, sostegno alle famiglie e manifatturiero. Ci piace anche che ci siano iniziative concrete sul mondo agricolo. Positivo che investa sulla ristrutturazione degli alloggi, c’è stata una visione ampia anche grazie a disponibilità importanti. Sottolineo anche l’iniziativa legata al passaggio generazionale per agevolare un ringiovanimento della classe dirigente».
Gli fa eco il presidente di Confesercenti, Mauro Paissan: «È positivo che si guardi al domani, puntando su giovani menti, bambini, denatalità. Temi che in questi anni sono lasciati un po’ indietro e per noi sono importanti».
È poi la volta del presidente di Confagricoltura Diego Coller: «Credo che la manovra nel suo complesso sia una manovra veramente fatta bene e che rispecchi i desiderata di molti, sia delle imprese che dei cittadini, si dà un’iniezione di fiducia importante. Sull’agricoltura l’assessore Zanotelli ha fatto un grande lavoro e portato risorse importanti, che ci permette di guardare al futuro con più serenità, in una fase buia sul fronte della Pac». Il presidente di Cia, Paolo Calovi aggiunge: «C’è stata un’attenzione particolare al nostro settore con risorse importanti sia per i giovani, con 500mila euro l’anno per il ricambio generazionale nelle aziende agricole in conto capitale, poi ci saranno risorse importanti per il settore irriguo e la zootecnia. Interventi che andranno a beneficio di tutta la comunità. Abbiamo chiesto più attenzione sugli alloggi anche per i lavoratori del nostro comparto».
A chiudere il cerchio le sigle sindacali: «Accogliamo con favore l’attenzione dedicata nella recente manovra ai temi della manifattura, della conciliazione tra vita e lavoro e della casa – commentano i segretari di Cgil, Cisl e Uil, Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Largher – Tuttavia, riteniamo essenziale che queste misure non restino interventi temporanei, ma vengano strutturalmente integrate nelle politiche pubbliche del territorio. È necessaria anche una contrattazione territoriale e aziendale più forte».
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