l’Adige – Martedì 11 Novembre 2025

Anche in Trentino l’obiettivo è realizzare spiagge inclusive

 

Disabilità – Incontro per fare il punto: il progetto del ministero per l’accessibilità per ora non riguarda la nostra provincia

Momento di confronto tra UIL Trentino, l’Unione Nazionale degli Inquilini UNIAT e le realtà associative del territorio attive nella promozione dei diritti delle persone con disabilità, per fare il punto sulla diffusione di spiagge e piscine accessibili. L’incontro si è svolto all’Hotel America sullo sfondo del progetto nazionale “E Così S. I. A. – Spiagge Inclusive e Accessibili”, promosso da UNIAT con il sostegno del Ministero per le Disabilità. L’iniziativa punta a realizzare interventi strutturali per rendere le spiagge di mari e laghi fruibili anche da persone con disabilità e mobilità ridotta.

Al momento, non sono previsti interventi specifici sul territorio trentino, poiché il progetto è stato inizialmente pensato per Liguria, Lazio, Toscana e Abruzzo. Tuttavia, come ha spiegato la direttrice di UNIAT, Ofelia Oliva (nella foto), «l’intenzione è quella di ampliare ad altre regioni. La promozione dell’accessibilità delle persone disabili ai luoghi di svago e di benessere è essenziale per tutta la comunità».

Parole riprese dal segretario generale UIL Trentino, Walter Largher, che ha sottolineato: «La disabilità non deve essere un ostacolo alla partecipazione sociale. È nostro dovere costruire una rete territoriale che garantisca pari opportunità e dignità».

Il suo predecessore Walter Alotti ha aggiunto: «Lo slogan UIL è passato dal sindacato “dei cittadini” al sindacato “delle persone”, per dare centralità ai diritti di tutti, senza distinzioni».

Sono intervenuti diversi esponenti dell’associazionismo locale. Tra questi, Chiara Poda dell’associazione Buonconsiglio Nuoto ha fatto il punto sulla situazione delle piscine, partendo dal Trofeo Squali, ideato per promuovere il nuoto paralimpico: «In Trentino le piscine sono in generale omologate a norma di legge, ma questo non le rende automaticamente accessibili. Alle piscine di Gardolo, ad esempio, c’è solo un lettino per il cambio assistito delle persone con disabilità, in mezzo a un corridoio, quindi non ideale. Abbiamo ottenuto l’installazione delle ringhiere solo dopo lunghe battaglie».

Beatrice Rivolti, di Anffas, ha confermato: «Le strutture sono a norma, ma sono poche. Anche per le vacanze, gli utenti devono ricorrere sempre alle stesse, con poca possibilità di scelta».

Ha concluso Oliva con una riflessione: «Le strutture accessibili sono molto costose. Incontriamo spesso persone e nuclei familiari che devono rinunciare alle vacanze per mancanza di soluzioni adeguate».

 

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ADIGE disabilita ART 111125