24 agosto 2017 – Trentino

Biblioteca, 12 lavoratori restano a casa

La nuova società che gestisce i servizi di accoglienza e di catalogazione assume solo 7 dei 19 dipendenti della vecchia ditta

Avevano giurato, spergiurato e garantito: tutti i lavoratori precari della biblioteca saranno riassunti con il nuovo appalto, il capitolato era una botte di ferro. Macché: con tutta serenità, ieri mattina, la ditta che subentrerà lunedì, la Euro & Promos, ha comunicato ai sindacati che su 19 lavoratori impiegati attualmente alla “Civica Tartarotti” nei servizi di front e back office, oltre che di catalogazione, ne assumerà solo 7. Il resto lo coprirà con dipendenti propri, attualmente impiegati a Trento (dove l’azienda, ora divenuta Spa, gestisce la biblioteca comunale e quella universitaria peraltro con appalti vinti con pesanti strascichi e proteste, conclusi con trenta persone rimaste a casa). E da ieri pomeriggio i bibliotecari ribattezzatisi “biblioprecari”, con tanto di maglietta sono in protesta; hanno assediato il sindaco ieri sera durante la Finestra sulla città, dove Valduga di grane ne avrebbe avuto già abbastanza, tra viabilità e alberi di viale Trento. Avrebbero anche optato per lo sciopero, senonché questo, se indetto seduta stante, sarebbe risultato illegittimo, giacché la biblioteca, in quanto servizio culturale, è considerato essenziale. Questo per decisione del ministero, da quando un’assemblea sindacale fece chiudere il Colosseo. E quindi, per senso di responsabilità (che li ha sempre contraddistinto in questa vertenza che dura da due anni) i bibliotecari hanno scelto di protestare lavorando; la stessa assemblea ieri si è spostata all’interno delle sale di lettura. Va aggiunto che è stato lo stesso direttore della biblioteca, Gianmario Baldi, a chiamare da parte i sindacalisti poco dopo l’inizio l’assemblea, a precisare loro che un eventuale sciopero sarebbe stato illegittimo.

Il tempo che resta ai sindacalisti è pochissimo, perché già oggi o domani si dovrebbe firmare per il nuovo appalto, che inizia da lunedì. Parole di fuoco per sindaco e vicesindaca Azzolini sono giunte dai rappresentanti sindacali. Avuta la notizia del licenziamento di 12 persone, Stefano Picchetti della Uil ha cercato sia la vice Azzolini, sia il sindaco Valduga. «Di fronte alla situazione più nera possibile, Azzolini ci è stato detto che è in ferie a Rimini, il sindaco Valduga impegnato in un trasloco. Nessuno dei due ci ha richiamato», è stato, lapidario, il sindacalista. «Il Comune si è sempre detto sicuro che tutti i lavoratori sarebbero stati riassunti alle stesse condizioni hanno aggiunto Carotta e Caramelle della Cgil se non sono capaci di mantenere a queste promesse, facciano altro». I sindacati chiedono perciò che il Comune blocchi tutto. «Dovrebbe sentirsi preso in giro. Questa vicenda sta infangando la storia della gloriosa biblioteca Girolamo Tartarotti», ha detto Bertolissi di Cisl. Chi è preso in giro è chi ha lavorato per anni, tramite esternalizzazione, al fianco dei bibliotecari dipendenti comunali, garantendo l’apertura serale, al sabato e alla domenica della biblioteca.

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