Il T – Venerdì 31 Gennaio 2025

Ricerca, via al forum sulle strategie

 

Seconda edizione del format. Al centro innovazione e intelligenza artificiale

ECONOMIA

Si è aperta ieri la seconda edizione del Forum per la Ricerca: la tre giorni, organizzata dalla Provincia autonoma di Trento con il supporto di Trentino Sviluppo. Un’iniziativa fatta di incontri, confronti e scambi di buone pratiche tra 15 esperti provenienti da tutta Italia e oltre 30 esponenti degli enti di ricerca trentini, dell’università, delle categorie economiche, delle rappresentanze sindacali, della cooperazione ed enti di ricerca trentini.

Obiettivi dell’iniziativa

Quali sono le traiettorie strategiche per la ricerca e l’innovazione per lo sviluppo del Trentino del futuro? Come reinterpretare le naturali vocazioni del territorio in chiave innovativa? E come rafforzare le sinergie tra il sistema della ricerca e il mondo delle imprese? Questi sono solo alcuni degli interrogativi che verranno affrontati nell’ambito del Forum per la Ricerca «Trentino Research Habitat». Tutto quello che emergerà dal confronto verrà raccolto in un report, che sarà presentato in primavera e contribuirà all’elaborazione del nuovo Programma pluriennale della ricerca della Provincia.

«Innovazione su territorio»

Si occupa del coordinamento dell’iniziativa Emiliano Audisio, responsabile eventi di Wired Italia, che osserva: «Si tratta di un’opportunità unica per indirizzare l’innovazione verso le reali esigenze del territorio. Lo scenario globale è profondamente mutato rispetto al primo Forum del 2019: la pandemia, le nuove tensioni geopolitiche, l’ascesa dell’intelligenza artificiale generativa, l’accelerazione della transizione energetica impongono strategie capaci di coniugare collaborazione e competizione tra imprese, istituzioni e comunità scientifica — commenta — Solo attraverso questa sintesi è possibile creare valore, rafforzare la competitività e affrontare con lucidità i cambiamenti in corso». Durante l’iniziativa sarà aggiornata la «fotografia» dello status quo, per promuovere lo scambio di buone pratiche e l’elaborazione delle nuove linee di sviluppo, che verranno poi presentate in un evento pubblico in primavera.

Gli interventi

Durante la giornata di oggi è previsto l’ascolto degli esponenti delle realtà di ricerca, dell’università, delle categorie economiche e delle rappresentanze sindacali. Nel pomeriggio, interverranno diversi professionisti specializzati in vari settori. Tra gli esperti, Giulia Baccarin, laureata in Ingegneria biomedica, co-founder e managing director di Mipu, Luca Benini, professore di Ingegneria Elettronica all’Università di Bologna, attualmente visiting professor alla Stanford University, Andrea Bonaccorsi, ordinario di Ingegneria Gestionale all’Università di Pisa, Viviana Cigolotti, Head of Division of Technologies and Vectors for Decarbonization, Francesco Crespi, ordinario di Economia all’Università Roma Tre, Antonio Esposito, ordinario di Radiologia e vicedirettore scientifico dell’IRCCS Ospedale San Raffaele, Francesco Frati, ordinario di Zoologia all’Università di Siena, Massimo Labra, ordinario di Botanica all’Università degli Studi Milano-Bicocca, Yassine Laknech, presidente dell’Università di Grenoble Alpes, Gaudenzio Meneghesso, ordinario all’Università di Padova, Emilio Merl Pich, neurologo e neurofarmacologo, Paolo Oliva, Head of Research Technology Management and 3D Innovation Lab dell’Ospedale Humanitas di Milano, Marcello Restelli, professore associato di machine learning del Politecnico di Milano, Francesco Tafuri, ordinario all’Università Federico II di Napoli, alla guida del suo Centro di computazione quantistica superconduttiva, Viola Schiaffonati, professoressa associata di logica e filosofia della scienza al Politecnico di Milano e direttrice del laboratorio nazionale.

Le proposte dei sindacati

Cgil, Cisl e Uil, come già fatto per la prima edizione del Forum, hanno inviato un documento con alcune proposte. La prima è quella di istituire in provincia un osservatorio nazionale sull’impatto dell’AI sul mercato del lavoro. Confidando che queste tecnologie non aumentino solo i processi di automazione, ma rilancino la produttività marginale creando così nuovi posti di lavoro qualificati.

 

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IL T ART ricerca 310125