28 luglio 2021 –  l’Adige

«Si aumentano lo stipendio ma niente soldi ai lavoratori» Cgil, Cisl e Uil contestano la manovra d’assestamento

Cgil, Cisl e Uil del Trentino bocciano l’assestamento di bilancio da quasi 200 milioni della giunta Fugatti, in questi giorni all’esame del consiglio provinciale, perché privo di misure capaci di spingere la ripresa.
«Mentre il Governo nazionale, in una situazione di crisi straordinaria, vincola la ripresa del Paese ad un piano di riforme consapevole che se non si sciolgono i nodi che bloccano la crescita dell’Italia non si sarà nessuna ripartenza, -scrivono in un comunicato congiunto Andrea Grosselli (Cgil), Michele Bezzi (Cisl) e Walter Alotti (Uil) -all’opposto la giunta Fugatti per l’ennesima volta condanna il Trentino ad una visione senza prospettiva con un assestamento senz’ ambizione e senza riforme».
I sindacati puntano il dito dunque contro l’assenza di visione dell’esecutivo. «Per il presidente Fugatti il tempo delle riforme non arriva mai e si rimanda da una manovra all’altra, mentre a Roma in meno di due mesi il Governo sta mettendo in campo riforme per rendere l’economia nazionale più produttiva e robusta». Il riferimento è al mancato rispetto degli impegni assunti in Aula nel dicembre scorso quando il presidente Fugatti aveva promesso pubblicamente di voler aprire un confronto con le parti sociali e in Consiglio sulle priorità per la ripresa e la crescita strutturale del Trentino. «Promesse a cui, a distanza di 7 mesi, non è seguito nulla».
Nel merito Cgil Cisl Uil giudicano la manovra assolutamente insufficiente nelle misure per il sostegno ai lavoratori e alle famiglie e sollecitano il consiglio provinciale ad inserire un intervento per la copertura dei versamenti previdenziali di stagionali e precari che sono rimasti senza lavoro e senza ammortizzatori sociali.
Altro nodo irrisolto è quello del rinnovo dei contratti pubblici, per i quali non ci sono mai risorse a sufficienza. «Una spiegazione che stride -sottolineano Cgil, Cisl e Uil -di fronte alla scelta con cui lo stesso presidente Fugatti la scorsa settimana si è aumentato lo stipendio dando il via libera non solo al pagamento degli arretrati peserà sulle loro buste paga fino a 600 euro al mese ma anche all’aumento automatico delle indennità. Per infermieri, insegnanti, vigili del fuoco, funzionari amministrativi, in generale per tutto il personale del sistema pubblico provinciale, socio-sanitario e della scuola, però non ci sono soldi». Concludono ironici: «Di fronte a questo scenario sconsolante però i lavoratori avranno almeno di che consolarsi con il concerto del Blasco, ovviamente pagato in gran parte con le loro tasse».

 

Scarica il pdf: ADIGE bilancio ART 280721