04 settembre 2020 – Trentino

Lucia Coppola: «L’incidente in Suanfarma va chiarito»

Le reazioni. Mentre il sindacato chiede un incontro immediato alla dirigenza dell’azienda
la consigliera verde chiede a Fugatti di chiarire quali dati e raccolti da chi abbiano escluso pericoli

ROVERETO. Terminati i lavori di pulizia nella serata di mercoledì, già ieri mattina la situazione alla Suanfarma era tornata alla piena normalità. Restano da accertare le cause dell’incidente e l’azienda ci sta lavorando.
Sia il sindacato che la consigliera provinciale dei Verdi Lucia Coppola non accettano però che l’episodio sia archiviato come nulla fosse stato. Perché un incidente c’è stato, in una fabbrica chimica classificata come degna della massima cautela dalla normativa nazionale e perché quando di mezzo ci sono la sicurezza dei lavoratori e quella dell’intera comunità, serve la massima chiarezza.
Il sindacato confederale (firmano Mario Cerutti, Ivana Dal Forno e Osvado Angiolini, rispettivamente per Cgil, Cisl e Uil) ha chiesto ieri mattina formalmente un
incontro alla dirigenza Suanfarma, per un approfondimento sulla situazione nello stabilimento alla luce dell’incidente appena avvenuto.
Lucia Coppola chiede invece certezze (anche sulle modalità con cui si è mossa la macchina pubblica) alla Provincia. «Alle 9.30 -riassume -si è sprigionata dalla industria Suanfarma di Rovereto una nube che i dirigenti aziendali hanno riferito fosse dovuta a fuoriuscita di potassio clavulanato, considerato innocuo. La protezione civile ha consigliato agli abitanti di Lizzana di rimanere chiusi in casa. Alle ore 13 il Presidente Fugatti ha dichiarato la fine dell’allarme dopo avere saputo dell’innocuità delle sostanze che componevano la nube».
Ma una lettura superficiale e una frettolosa archiviazione non sono accettabili, secondo Coppola, considerato che solo una esatta conoscenza delle componenti chimiche della nube può permettere di escludere rischi. E in considerazione anche del fatto che per l’evento poteva avere tutt’altra evoluzione. Chiede quindi “se la Protezione Civile era a conoscenza della possibilità che il rogo di alcuni macchinari scatenasse la fuoriuscita di una nube di potassio clavulanato; sulla base di quali dati obbiettivi la Protezione Civile ha invitato la popolazione a rimanere chiusa in casa, non conoscendo la composizione della nube e quindi considerandola teoricamente tossica; se la Protezione Civile era al contrario in possesso di dati per poter ritenere la nube tossica; se la Provincia è a conoscenza dei processi produttivi della ditta Suanfarma e di conseguenza dei possibili incidenti dannosi per lavoratori e per la popolazione che si possono verificare; se la Protezione Civile ha potuto accertare quale macchinario ha subito i danni che hanno provocato la nube e se tali danni erano prevedibili; sulla base di quali dati il presidente Fugatti ha potuto accertare l’innocuità della nube e da quali strutture provinciali gli sono stati forniti». Infine, se sia monitorata la salubrità dell’aria attorno alla Suanfarma.

Scarica il pdf: Suanfarma ART 040920