Chi siamo

LA UIL DEL TRENTINO

La UIL è nata per volontà di un gruppo di uomini portatori di comuni idealità, capaci d’individuare obiettivi conseguibili dotandosi di una moderna organizzazione democratica, indipendente, autonoma e socialista nei fini.

Finita la repressione fascista, il 9 giugno 1944 risorgeva in Italia il sindacato unitario. Qualche anno dopo, trascinato nel vortice della battaglia politico-partitica, questo si scindeva nelle tre attuali confederazioni nazionali, Cgil, Cisl e Uil.

Il 5 marzo del 1950, con l’intento di voltare pagina rispetto agli schemi leninisti e all’integralismo cattolico delle controparti, nasceva quindi l’Unione Italiana del Lavoro (Uil), «un sindacato indipendente nell’azione, democratico nel metodo, socialista nei fini».

Giuseppe MainoDa Trento, per seguire i lavori della costituenda terza forza sindacale, parteciparono Germano Moscon e Giuseppe Maino. Quest’ultimo, una volta rientrato, fondò la Uil trentina e venne eletto segretario provinciale. È l’inizio di un movimento sindacale con un programma d’azione caratterizzato da solide radici e prospettive sociali nuove per il progresso morale e materiale dei lavoratori trentini.

Il contributo che la Uil del Trentino ha dato negli anni all’affermazione del movimento sindacale nel suo complesso – e più in generale alla crescita della società trentina – sul piano dei diritti e della cultura del lavoro, è singolarmente significativo anche per la capacità dell’organizzazione provinciale di abbracciare in determinati frangenti prese di posizione peculiari e particolarmente avanzate rispetto al contesto nazionale.

Obiettivi

  • Realizzare...

    …le aspirazioni del mondo del lavoro per un ordinamento democratico, moderno, fondato sulla giustizia sociale, sulla libertà, sulla piena valorizzazione del lavoro, sulla partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori, delle pensionate e dei pensionati, delle giovani e dei giovani alla formazione delle scelte di politica economica e sociale nel costante miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro;

  • Promuovere...

    … il benessere sociale perseguendo il pieno impiego, il miglioramento delle condizioni di vita delle lavoratrici e dei lavoratori, delle pensionate e dei pensionati, delle giovani e dei giovani e la costante elevazione del loro livello professionale e culturale;

  • Consolidare...

    …il progetto del Sindacato dei Cittadini perseguendo la ricomposizione degli interessi delle lavoratrici e dei lavoratori dentro e fuori i luoghi di lavoro;

  • Conseguire...

    …l’unità delle lavoratrici e dei lavoratori sui luoghi di lavoro rafforzando la loro coscienza associativa per renderli effettivamente partecipi delle lotte in difesa dei loro interessi collettivi ed individuali;

  • Rafforzare...

    …la coesione sociale affermando i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, delle pensionate e dei pensionati, delle giovani e dei giovani oltre che al lavoro, alla salute, alla sicurezza, all’istruzione ed alla formazione permanente, alla casa, alla pensione ed alla tutela degli interessi larghi e diffusi;

  • Favorire...

    …l’integrazione civile e sociale e combattere ogni forma di violenza, di discriminazione, di razzismo e di xenofobia;

  • Sostenere...

    …la coesione internazionale del mondo del lavoro e i diritti delle lavoratrici, dei lavoratori, delle pensionate e dei pensionati italiani all’estero, sviluppare la solidarietà e la cooperazione con i sindacati, le lavoratrici ed i lavoratori degli altri Paesi;

  • Perseguire...

    …il pieno raggiungimento delle pari opportunità tra donne e uomini, contrastando ogni forma di sperequazione sui luoghi di lavoro e nella società, promuovendo azioni coerenti e favorendo la presenza delle donne nella vita del sindacato;

  • Incoraggiare...

    …l’integrazione sociale delle nuove generazioni, delle lavoratrici e dei lavoratori, anche immigrati, rappresentarne i bisogni fondamentali – a partire da quelli relativi alla istruzione ed al lavoro – raccogliendo le istanze di cambiamento anche in relazione alle nuove forme di lavoro non riconducibili a categorie già costituite e promuovendo forme associative ai fini del coordinamento della loro azione, per sviluppare ed organizzare la loro presenza e per acquisirne il contributo allo sviluppo della linea politica della UIL.

Per ulteriori informazioni:

La Uil trentina di Giuseppe Pisasale