l’Adige – Lunedì 12 Maggio 2025

«Immobilizzati 4,7 miliardi, così non si aiuta la crescita»

 

Sindacati all’attacco sul rendiconto

PROVINCIA

Da sei anni crescono in Provincia l’avanzo e la liquidità è bloccata in Bankitalia. Stando al rendiconto di giunta, di cui abbiamo pubblicato ieri una anticipazione, sono bloccati 4,7 miliardi e c’è un avanzo “mostruoso” di 1,2 miliardi di euro. Segno dell’incapacità di spesa.

La notizia ha allarmato i sindacati confederali che ieri hanno trovato una posizione comune e hanno attaccato: «Le scelte di Piazza Dante ingessano il bilancio e sottraggono risorse allo sviluppo. Servono subito investimenti in innovazione e transizione energetica per le imprese e sostegni alle famiglie di lavoratori e pensionati».

Un avanzo di amministrazione record pari a oltre 1,2 miliardi di euro e una liquidità di quasi 4,7 miliardi che si accumula da anni nei forzieri di Bankitalia per stanziamenti di spesa mai nemmeno impegnati. I numeri del rendiconto della Provincia autonoma di Trento per il 2024 fanno sobbalzare le organizzazioni sindacali che reclamano una programmazione economica e finanziaria capace di sostenere davvero gli investimenti delle imprese e garantire una reale aumento della capacità di spesa delle famiglie, in particolare quelle a reddito fisso da lavoro e pensione.

«Le scelte di allocazione delle risorse pubbliche – denunciano Cgil, Cisl e Uil del Trentino per bocca dei tre segretari generali Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Largher – ingessano il bilancio e sottraggono finanziamenti ad investimenti fondamentali per aumentare la produttività e sostenere la coesione sociale e il potere d’acquisto delle famiglie trentine. A forza di stanziare risorse che non vengono spese se non in tempi lunghissimi come quelli previsti per le grandi opere pubbliche, la liquidità depositata in Bankitalia resta immobile e non viene utilizzata per rilanciare davvero lo sviluppo del Trentino. I numeri di questa cattiva programmazione sono inequivocabili».

Se nel 2018, all’avvio della prima giunta Fugatti le risorse depositate senza essere nemmeno impegnate risultavano 1,8 miliardi di euro, a distanza di sei anni, nel 2024 assommano a 4,7 miliardi di euro con un aumento del 161%. Solo nell’ultimo anno, le risorse stanziate e non spese che sono finite nei depositi di Bankitalia hanno raggiunto la cifra record di 843 milioni di euro.

«Ricordiamo – incalzano i sindacalisti – che nel 2024 addirittura 3,1 miliardi di tasse, oltre la metà del totale delle entrate tributarie del bilancio provinciale, sono state a carico per lo più di lavoratori dipendenti e pensionati che pagano larga parte del gettito Irpef sui redditi e Iva sui consumi. Se questi soldi non vengono effettivamente spesi e restano nei forzieri della Provincia invece di essere investiti nei servizi alle famiglie e nella crescita di lavoro di qualità, non ritornano come dovrebbero nelle tasche dei contribuenti».

Anche per questo i sindacati confederali chiedono che fin dalla prossima manovra di assestamento la Giunta provinciale diretta da Fugatti cambi rotta. «Le risorse finanziarie non mancano – ricordano all’unisono Grosselli, Bezzi e Largher – e non vorremmo ascoltare più scuse per evitare i necessari investimenti su sviluppo e coesione sociale a partire da quelli per la transizione energetica delle imprese e delle famiglie che debbono sostenere bollette sempre più salate, per gli investimenti in innovazione del comparto industriale, per l’emergenza abitativa e per il welfare a favore di natalità, giovani, pensionati e anziani non autosufficienti».

 

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ADIGE ART rendiconto 120525