Inflazione. Ad aprile prezzi in crescita del 2%

Aumento in sostanzialmente in linea con il mese precedente. Cgil Cisl Uil: invece di ingrossare l’avanzo di amministrazione la giunta Fugatti aiuti le famiglie

 

Si mantiene sostanzialmente stabile la crescita dei prezzi per i trentini. Ad aprile, fa sapere l’Istat, l’inflazione (indice Nic) è cresciuta di un ulteriore 2%; la media italiana si attesta a +1,9%. A Bolzano, invece, i prezzi corrono più veloci con un incremento dell’2,4%.
A trainare verso l’alto inflazione sono, in Trentino come nel resto del Paese, ancora i prezzi dei beni alimentari, le spese per la casa e i servizi ricreativi, in particolare quelli alberghieri e della ristorazione.
“I dati Istat confermano purtroppo che l’aumento del costo della vita non si ferma. E’ vero che la percentuale di incremento si è stabilizzata, ma resta il fatto che mese dopo mese i prezzi salgono e dunque le famiglie devono fare i conti con un potere d’acquisto più basso – commentano i segretari provinciali di Cgil Cisl Uil, Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Largher -. Per questa ragione ci attendiamo che la Giunta assuma provvedimenti urgenti per sostenere la capacità di spesa delle famiglie alle prese con un carrello della spesa sempre più costoso e con bollette pesantissime”.

Lo sguardo è puntato al prossimo assestamento di bilancio. “Dal rendiconto provinciale è emerso che ci sono risorse immobilizzate e non spese per un totale di 4,7 miliardi di euro, mentre l’avanzo di amministrazione ha superato quota 1,2 miliardi. A fronte di un avanzo di questa entità è ora che si pensi seriamente ad una manovra che finalmente risponda ai bisogni dei cittadini, ed in particolare di chi ha un reddito fisso come lavoratori dipendenti e pensionati. Non ci sono più scuse per non indicizzare l’Icef all’inflazione né per varare un vero piano di interventi per la casa”, incalzano i tre sindacalisti.

La definizione dell’assestamento dovrebbe avvenire nelle prossime settimane. “Ci auguriamo che archiviate questioni politicamente significative, ma poco dirimenti per la vita dei cittadini come il terzo mandato, la Giunta apra un confronto serio con le parti sociali”, concludono.



Trento, 16 maggio 2025