Data: 19 maggio 2025
Sindacati “di comodo” nei cantieri dell’Alto Adige: una minaccia alla sicurezza e ai diritti dei lavoratori
Mentre tutte le parti sociali che costituiscono la bilateralità del settore edile in Provincia di Bolzano (CNA-SHV Alto Adige, Lvh.apa, FILCA-CISL/SGB, FILLEA-CGIL/AGB-GBH,FENEAL-UIL T.A.A.S/SGK-BAU e ASGB-BAU) sottoscrivono un importante accordo per la realizzazione a Laives di un centro di competenza specializzato nella prevenzione degli infortuni sul lavoro, con grande preoccupazione, siamo a denunciare la presenza in alcuni cantieri dell’Alto Adige di organizzazioni sindacali “di comodo” che – senza etica alcuna – provano a raccogliere consensi tramite le aziende, offrendo soluzioni facili ai contenziosi lavorativi, ingannando lavoratori non adeguatamente informati in merito ai propri diritti.
È quanto avvenuto in un grande cantiere della nostra provincia, dove ai lavoratori è stato chiesto di sottoscrivere accordi “tombali” – con riconoscimento di indennità irrisorie – per la chiusura di contenziosi sindacali derivanti dalla non impugnazione dei licenziamenti a seguito della mancata attivazione delle procedure di licenziamento collettivo previste dalla legge 223 del 1991. Queste stesse organizzazioni sarebbero disposte a firmare turnazioni di lavoro che non garantiscono il recupero psicofisico degli operai, mettendo così a repentaglio la loro stessa incolumità.
Tutto questo, senza rispetto di quanto disposto dalla contrattazione collettiva vigente e dagli accordi intercorsi tra le parti per la gestione dei turni di lavoro nei grandi cantieri.
Siamo consapevoli che l’art. 39 della Costituzione sancisce il diritto dei lavoratori ad associarsi liberamente in sindacati e associazioni per la tutela dei propri interessi e che – secondo la normativa attuale – “ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso uffici locali e centrali secondo le norme di legge”. La libertà di organizzazione sindacale, prevista dai dettami costituzionali, non può peraltro servire a dare copertura alle attività di sedicenti sindacati, che operando fuori dalle regole, portano inevitabilmente ad un abbassamento dei diritti e delle tutele dei lavoratori.
Per questo è necessario un non più rinviabile intervento normativo a tutela della effettiva rappresentatività dei sindacati e degli accordi collettivi sottoscritti.
In tal senso, la Feneal UIL T.A.A.S si impegnerà per garantire nei cantieri il rispetto di quanto conquistato dalla contrattazione collettiva nel comparto delle costruzioni, denunciando quelle aziende, spesso impegnate nella realizzazione di importanti opere pubbliche, che si prestano per convenienza ad agire fuori dal sistema della bilateralità edile.
Ai lavoratori, vittime di questi veri e propri raggiri, la Feneal UIL T.A.A.S fornirà tutela legale e assistenza.
Crediamo che la Cassa edile di Bolzano e il C.P.E. collegato siano veri e propri presidi di legalità nel settore delle costruzioni in Alto Adige e che solo attraverso il rispetto della contrattazione collettiva di settore sia possibile garantire ai lavoratori salario e sicurezza.
Il Segretario generale Feneal UIL Trentino Alto Adige Suedtirol
Matteo Salvetti
Scarica il pdf: com Feneal 190525
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