COMUNICATO STAMPA
APPELLO AL VOTO SUI REFERENDUM DELL’8 E 9 GIUGNO
Trento, 31 maggio 2025
Da tempo, la Uil ritiene che lo strumento dei referendum debba essere riformato per recuperarne l’efficacia e riportare le persone al voto. Abbiamo, come si è visto anche nelle ultime elezioni comunali in Trentino, sindaci eletti nel pieno della loro legittimità, con percentuali del 25%, votati per amministrare un intero comune e abbiamo invece referendum che per abrogare una norma devono raggiungere il 50%+1 dei votanti con il rischio concreto che, in molte circostanze, così come è strutturato, esso non consenta di raggiungere gli obiettivi prefissati. Per queste ragioni, la Uil non ha partecipato alla raccolta delle firme né farà parte dei Comitati per i prossimi cinque quesiti referendari. Tuttavia, la Uil invita tutti e tutte ad andare a votare, per garantire una massiccia partecipazione democratica. Nel merito, poi, coerentemente con il nostro impegno sindacale, la Uil da indicazione di votare per l’abolizione del Jobs Act, contro il quale abbiamo proclamato a suo tempo uno sciopero generale, e a favore di quello sulla sicurezza sul lavoro che, come è noto, è una delle battaglie distintive della nostra Organizzazione, con la campagna “Zero morti sul lavoro”. Il quesito sulla cittadinanza merita un approfondimento a parte, soprattutto per un territorio di frontiera come il Trentino, un territorio che per alcuni settori economici, edilizia, turismo, agricoltura, basa la sua sopravvivenza sulla presenza di lavoratrici e lavoratori stranieri. Persone inserite nel tessuto sociale, che vivono in Trentino, hanno figli/e nati/e in Trentino e studiano nelle scuole e università trentine nelle stesse classi dei trentini da generazioni. Il referendum vuole superare la legge n. 91/1992 sulla cittadinanza. Si tratta di una norma nata quando gli stranieri in Italia erano 625.000. Oggi sono 6,5 milioni – considerando i naturalizzati: cioè 10 volte tanto. Il Paese dunque è radicalmente cambiato. La legge 91, fondata sul principio dello ius sanguinis, esclude di fatto milioni di persone pienamente integrate, soprattutto giovani nati o cresciuti in Italia da genitori stranieri. La UIL del Trentino sostiene il referendum abrogativo, convinta che serva una riforma che preveda la cittadinanza per i minori nati o arrivati in tenera età in Italia che abbiano completato almeno un ciclo scolastico; per i residenti di lungo periodo si chiede un abbassamento del requisito da 10 a 5 anni. La cittadinanza, per la UIL del Trentino, è uno strumento di giustizia e partecipazione. Sostenerne la riforma, andando numerosi a votare SI, significa riconoscere l’Italia com’è oggi e prepararla al futuro con equità ed inclusione.
Walter Largher
Segretario Generale Uil del Trentino
Scarica il pdf: Appello al voto Referendum
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