Trento, 09.08.2025
**COMUNICATO STAMPA**
**Sanità trentina: UIL FPL Sanità del Trentino interviene sulle nuove nomine all’Ospedale di Rovereto. “Basta illusioni: servono risposte concrete per una sanità pubblica in affanno”**
Giuseppe Varagone, Segretario Generale della UIL FPL Sanità del Trentino, apprende con sorpresa, tramite la stampa locale, della recente apertura di due nuove Unità Operative complesse – Urologia e Neurologia – presso l’Ospedale di Rovereto, con le conseguenti nomine dei rispettivi direttori.
Pur riconoscendo l’importanza di investire e riorganizzare i servizi sanitari, riteniamo doveroso evidenziare la profonda contraddizione che questa notizia porta con sé. È difficile, infatti, accogliere con entusiasmo queste aperture, quando allo stesso tempo, per la cronica carenza di personale sanitario, infermieristico e di supporto, si continuano a chiudere o ridimensionare reparti già esistenti e funzionanti.
Negli ultimi anni, presso lo stesso Ospedale di Rovereto, abbiamo assistito a scelte dolorose: la chiusura della Geriatria, il dimezzamento delle attività neurologiche, la riduzione dell’attività chirurgica. Una tendenza preoccupante che non riguarda solo Rovereto: anche l’Ospedale di Trento ha visto una costante riduzione dei posti letto, mentre presso l’Ospedale di Arco è da tempo completata e pronta un’Unità di Sub-Intensiva che, tuttavia, non è mai stata aperta a causa della mancanza di personale medico e infermieristico.
Queste situazioni, ben note da tempo, dimostrano come il problema non sia l’apertura di nuove strutture, ma la reale capacità del sistema sanitario provinciale di renderle operative, sostenibili e funzionali. Parlare oggi di “nuove aperture” senza aver prima messo mano con serietà ai problemi strutturali e organizzativi già esistenti rischia di generare illusioni, aumentando la sfiducia dei cittadini e il malessere degli operatori sanitari, sempre più stremati e demotivati.
Ci chiediamo: come si può pensare di attivare nuove unità operative quando non si riesce nemmeno a garantire la piena operatività di quelle già attive? È evidente che qualcosa non torna.
Il rischio concreto è quello di alimentare un’operazione più mediatica che sostanziale, utile forse a soddisfare esigenze di immagine o logiche politico-istituzionali, ma lontana dai bisogni reali dei pazienti e degli operatori.
Come organizzazione sindacale riteniamo urgente e non più rinviabile l’apertura di un confronto serio e costruttivo tra la componente politica, l’azienda sanitaria e le rappresentanze sindacali – sia mediche che del comparto – per costruire insieme una visione chiara, condivisa e sostenibile della sanità trentina.
Servono scelte responsabili, basate su dati concreti e sull’ascolto dei professionisti che vivono ogni giorno, nei reparti, le difficoltà di un sistema in affanno. Non servono annunci, ma risposte. Non servono illusioni, ma soluzioni.
Conclude Varagone: la cittadinanza merita una sanità pubblica efficiente, accessibile, libera da logiche propagandistiche e realmente in grado di farsi carico dei bisogni di chi soffre. Solo attraverso un reale impegno comune sarà possibile restituire dignità al sistema sanitario provinciale e dare ai cittadini ciò che spetta loro di diritto: una sanità pubblica di qualità, universale, equa e funzionante.
**F/to Segretario Generale della UIL FPL Sanità del Trentino**
**Giuseppe Varagone**
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