Il T – Venerdì 26 Settembre 2025
Fedrigoni. «Va tutelata l’occupazione locale»
L’incontro | I sindacati ai sindaci: «Apriamo subito un tavolo con la Provincia»
Lavoro
ARCO I sindacati hanno incontrato i sindaci Alessio Zanoni, Arianna Fiorio e il presidente della Comunità Alto Garda e Ledro Giuliano Marocchi per sottoporre loro le preoccupazioni attorno alla riorganizzazione di Fedrigoni. Paolo Pellegrini e Leonardo Iania (Ugl), Lorenzo Pomini (Cisl), Antonio Mele (Cgil) e Claudio Zucchellini (Uil) hanno voluto manifestare preoccupazione per il settore cartaio chiedendo sostegno e vicinanza politica istituzionale per il futuro del territorio. Dal fronte sindacale è stata ribadita con forza una preoccupazione crescente per la tenuta sociale del territorio e per il futuro occupazionale. Negli ultimi mesi, infatti, si stanno moltiplicando i segnali di frammentazione del gruppo Fedrigoni, con scelte che rischiano di lasciare le comunità locali più fragili e prive di certezze. «Lo spezzatino societario avviato dal gruppo, tipico di strategie multinazionali tese a massimizzare la redditività di breve periodo – scrivono i sindacati – può tradursi in instabilità e in ricadute negative sugli stabilimenti della Busa, scaricando sulle lavoratrici, sui lavoratori e sulle famiglie del territorio i rischi di tali operazioni. Proprio per questo abbiamo voluto rendere partecipi le istituzioni locali, affinché diventino un volano capace di attivare la macchina istituzionale e di portare la questione ai livelli decisionali più alti, con l’obiettivo di tutelare lavoratori, comunità e futuro del territorio».
Le richieste sindacali sono chiare e condivise: l’apertura immediata di un tavolo permanente con la Provincia, unico soggetto che ha la forza e l’autorevolezza necessarie per dialogare con i grandi gruppi industriali. «Chiediamo la definizione di un piano industriale trasparente che assicuri prospettiva agli stabilimenti trentini e dia garanzie di futuro alle nuove generazioni. E – continuano – impegni concreti su occupazione, investimenti e rispetto delle intese sottoscritte, così da garantire stabilità e sviluppo al territorio».
Il messaggio uscito dall’incontro è forte e condiviso: le comunità dell’Alto Garda pretendono stabilità, sviluppo e un futuro certo per i propri lavoratori e le proprie famiglie. Le quattro sigle sindacali si sono dette unite e determinate a vigilare e ad agire con fermezza affinché il gruppo Fedrigoni assuma fino in fondo la propria responsabilità verso il territorio, garantendo investimenti, occupazione e prospettive concrete di crescita. «Il territorio dell’Alto Garda – concludono i sindacati – ha dato tanto in termini di lavoro, competenze e sacrifici. Oggi non può permettersi di perdere stabilità, occupazione e prospettive di crescita».
Le istituzioni hanno garantito vicinanza e il massimo sostegno possibile, soprattutto per la tutela dell’occupazione territoriale e il contrasto all’impoverimento nella diversificazione dei settori lavorativi altogardesani.
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