Il T – Venerdì 10 Ottobre 2025

Quasi 400 trentini alla marcia Perugia-Assisi

 

Uil, Cisl e Acli: «Insieme con un unico obiettivo»

PACE

Parteciperanno quasi quattrocento trentini, domenica, alla marcia per la pace «PerugiAssisi». Alcuni autobus sono già partiti, altri prossimamente, tutti con un unico obiettivo: dimostrare che la società è in grado di mobilitarsi per questioni importanti. Ieri, a parlare della marcia per la pace, nella sede della Cisl di Trento, è stato il presidente del Forum per la pace e i diritti umani Antonio Trombetta: «L’iniziativa ha l’obiettivo di richiamare nello stesso luogo tutte le persone che hanno a cuore la pace — spiega — È un evento storico del pacifismo italiano, con l’inizio della marcia a Perugia con l’arrivo ad Assisi, dove ci sarà un meeting finale, per poi tornare nelle loro case. Nel nostro caso Trento». Dopo di lui, come membro dei sindacati insieme a Walter Largher, segretario della Uil, ha preso la parola Andrea Grosselli, segretario della Cgil del Trentino: «La marcia è un appuntamento fisso per chi crede in un mondo di pace, di non violenza e oggi più che mai è necessario visto quello che sta succedendo nel mondo — sostiene — Chi manifesta non lo fa invano perché quello che sta succedendo in queste ore in Egitto a Sharm el-Sheikh, questo accordo per un cessato del fuoco, è frutto anche dello sforzo e della volontà delle 10mila persone che hanno manifestato a Trento venerdì scorso». E aggiunge: «Più di due milioni di persone hanno manifestato in Italia e tutti quelli in giro per il mondo in questi ultimi mesi sono scesi in piazza per fermare Israele. A maggior ragione, visto che andiamo in un mondo in cui l’economia diventa un’economia di guerra, fondata sul riarmo, sugli investimenti per la difesa, essere alla marcia per gli assassini è testimoniare che vogliamo un mondo diverso, basato su un’economia di pace e sostenibile». È intervenuto poi Michele Bezzi, segretario della Cisl del Trentino: «È il momento di ascoltare ciò che viene dalla base, dal lavoro, perché credo che i sindacati che ricoprono questo ruolo abbiano una posizione cruciale. Non ci sono solo Gaza o Ucraina, ma bisogna guardare quello che sta succedendo in tutto il mondo, per fermare ogni conflitto. Se il mondo è pacifico, allora anche le nostre attività lavorative funzionano meglio». Infine, Giampietro Gugole, delle Acli Trentine: «Come Acli, possiamo dire che ci sono anche tanti aclisti che partiranno autonomamente con pulmini che andranno alla Marcia, anche se abbiamo già attivato la nostra Carovana di pace che è partita il 2 settembre dalla Sicilia — sottolinea — Perché vogliamo entrare nelle scuole, cantieri e fabbriche e avremo incontri con entità territoriali».

 

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IL T pace ART 101025