L’Adige – Lunedì 20 Ottobre 2025
Gli alberi, custodi silenti del bosco
Il maestro Claudio Cavalieri premiato alla Biennale Città di Castello-Perugia. Pittore e scultore, insegnante, l’artista trentino festeggia i 55 anni di attività
ARTE
Maestri silenti del bosco, custodi e guardiani del tempo, conservano segni del suo trascorrere e narrano storie. In costante ascolto, Claudio Cavalieri è un maestro nell’arte di ritrarre gli alberi in dipinti in cui subito risaltano in rilievo tronchi, rami e belle folte chiome e scelte cromatiche decise, nelle gradazioni del bianco, azzurro e blu. Pittore e scultore, insegnante di educazione artistica per 35 anni, l’artista trentino ama gli alberi e usa pezzi di legno, rametti e cortecce trovati nei boschi per creare mini paesaggi tridimensionali, seguendo un percorso che, prendendo forma sulla tela, in piccole pitto-sculture dipinte con colori vivaci e installazioni realizzate anche su lenzuola, lo ha accompagnato lungo sentieri creativi contraddistinti da un’intensa produzione, esponendo in Italia e all’estero, e numerosi riconoscimenti.
Premiato lo scorso maggio come “maestro” alla carriera artistica alla 4ª Biennale di arte contemporanea a Città di Castello-Perugia, per la critica d’arte Roberta Fiorini è «tra i più interessanti interpreti di un’astrazione costantemente in dialogo con la Natura», e dopo “Nell’Albero”, monografica esposta un anno fa al Palazzo della Regione, Claudio Cavalieri ha di nuovo reso gli amici alberi protagonisti di due mostre per festeggiare i suoi 75 anni e i 55 di attività espositiva.
La prima esposizione, “L’albero è vita”, è stata aperta al bar Dorian Gray di viale Trieste, dove è stata allestita una selezione di 18 opere dal 1984 al 2025, presentata dal professor Pierluigi Vidoni, mentre una monografica di “opere small”, a cura di Giuseppe Tasin, inaugurata il 10 ottobre, in via Matteotti, nella sede del gruppo Adarte-Artisti Ada del Trentino di cui Cavalieri è presidente e coordinatore, da lui fondato nel 2024 all’interno della sezione trentina di Ada-Associazione nazionale per i diritti degli anziani. In mostra si potranno ammirare fino al 23 ottobre 50 opere fra acquerelli, incisioni, altorilievi, pitture, sculture e installazioni che testimoniano una passione profonda per l’arte e gli alberi, fonte inesauribile d’ispirazione.
Gli alberi sono, infatti, da sempre soggetto privilegiato della ricerca artistica di Cavalieri che, come ci ha raccontato, fa riferimento all’arte polimaterica del Futurismo, dei surrealisti e pop-art e all’arte italiana degli anni ’50: «Ho iniziato a ritrarli nel 1984, sperimentando, smontandoli. La mia non è una pittura classica, sono un artista materico, uso acrilico industriale e le tonalità dei colori le preparo io con i pigmenti. Dal 1987 al 1990 ho cominciato a usare schegge di albero per altorilievi, sculture e installazioni. Assemblo e poi le dipingo, mi piace la terza dimensione pur non essendo uno scultore classico. I miei alberi non sono reali, sono la metafora della vita, probabilmente sono io. Vi è anche una velata realtà di fondo ecologica: gli alberi sono vita, noi trentini viviamo in un territorio ricco di alberi, ma spesso non ci rendiamo conto di quanto siano importanti per il pianeta».
Durante la pandemia, Cavalieri ha realizzato 80 sculture small, opere che Fiorenzo Degasperi definiva “menhir lignei colorati, polarizzanti misteriose energie vitali”: «Ho raccolto materiali di scarto in vari cantieri della tempesta Vaia, mi parlavano, volevano essere riciclati e avere un’altra vita».
Un “recuperare” per creare qualcosa di unico che riguarda non solo materiali ma anche tecniche: costretto per vari mesi ad una pausa forzata in seguito ad un’operazione all’anca, nel 2024 l’artista ha riscoperto dopo 35 anni l’acquarello e ha realizzato un centinaio di opere di vari formati, sempre a tema albero.
«Per me l’arte è un’esigenza esistenziale, un esprimersi che è come una terapia, fa stare bene», afferma pensando al suo percorso ultracinquantennale. Ed è questo anche il senso di Adarte Trentino, gruppo oggi composto da più di 60 soci, un progetto che punta sull’arte come “medicina indolore” che alimenta il benessere delle persone, specialmente nella terza età. «Siamo un’associazione culturale all’interno di una struttura sindacale, la Uil Pensionati, una novità unica in Italia, e abbiamo già delle collaborazioni con Ada-Venezia e Amici dell’arte di Città di Castello-Pg».
Claudio Cavalieri è nato a Trento nel 1950 dove vive. È stato inserito nel catalogo artisti italiani Feltrinelli nel 2019. Nel 2020 ha esposto un’Antologica di sculture e installazioni nella Galleria Kust Grenzen di Roverè della Luna di cui è stato socio fondatore; nel 2024 la mostra monografica “Nell’Albero” al Palazzo della Regione.
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