Trento, 04/12/2025
Accoglienza, un nuovo inizio? Disponibili ad entrare nel merito, ma il CPR non risolve nulla.

Dopo tante richieste di incontro indirizzate alla Giunta Provinciale, finalmente il 2 dicembre 2025 abbiamo avuto un primo incontro tecnico con il nuovo Dirigente che ha preso in carica il settore. Non è molto, ma è sicuramente qualcosa in più del nulla assoluto in termini di relazione avuto fin qui. Abbiamo presentato i nostri dubbi sull’efficacia dell’accordo che vede lo “scambio” tra l’istituzione di un C.P.R. a Trento e il dimezzamento dei posti di prima accoglienza ed abbiamo presentato tutte le criticità del sistema accoglienza sul territorio ad oggi.

Il dott. Comper ha delineato un programma di lavoro che vede da un lato la proroga di tutti gli affidamenti in corso fino a fine 2026, e quindi il mantenimento dei livelli occupazionali attuali, e ha dichiarato che il 2026 sarà davvero l’ultimo anno di attività della Residenza Fersina per i cui ospiti, nel corso del 2026, si troverà una soluzione alternativa. Dall’altro ci ha anticipato, anche in attuazione di una delibera del Consiglio Provinciale, l’intenzione di rafforzare gli strumenti di seconda accoglienza a fronte di una riduzione dei posti di prima accoglienza, ma anche di un maggior coordinamento dei servizi a bassa soglia.

Che ci sia un’idea di sistema è una notizia, che quest’idea sia attuabile, funzioni e risolva i problemi di chi oggi avrebbe diritto all’accoglienza e dorme in strada è tutt’altro paio di maniche. Interessante il progetto di trovare soluzioni alternative per questi servizi da potenziare anche non necessariamente in appalto e qui ci pare vi sia uno spazio per dare concretezza alle proposte della Federazione delle Cooperative. Proveremo anche su questo fronte a stimolare la Federazione per capire su cosa stanno lavorando esattamente anche per poter dire la nostra e, se possibile, aiutare con l’esperienza degli operatori nella definizione dei contenuti.

Di certo oggi parte un percorso, difficile e ignoto, ma che siamo disposti a fare per dare risposte vere a lavoratori e utenti e per questo intendiamo mettere pragmaticamente a confronto tutti i soggetti interessati. Resta il giudizio negativo unitario su la “soluzione” CPR che nulla risolve e che si trasformerà nell’ennesimo luogo di demagogia, diritti negati e problemi concreti. Resta la necessità di un confronto con la Giunta sulle scelte politiche, non solo tecniche, confronto fin qui ancora inevaso.

Per la FP CGIL del Trentino
f.to Alberto Bellini
Per la Fisascat CISL
f.to Fabio Bertolissi
Per la UILTuCS T.A.A.S.
f.to Vassilios Bassios

 

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