3 maggio 2017 – Corriere del Trentino

Coop Alto Garda, prime buste paga ridimensionate

Si cerca di evitare i tagli in extremis. La trattativa passa in mano ai rappresentanti Federcoop

Si alza di livello il confronto fra azienda e sindacati all’interno della vertenza di Coop Alto Garda, la cooperativa nel settore consumo più grande in Trentino che ha disdetto il contratto integrativo nei mesi scorsi, innescando dure proteste degli oltre 160 dipendenti. Due le novità: la busta paga che verrà pagata intorno al 10 di maggio sarà la prima con lo stipendio decurtato, per cui ora è partita una corsa contro il tempo per cercare di evitarlo. Nel frattempo la delegazione trattante in rappresentanza dell’azienda è cambiata: intervengono direttamente i responsabili sindacali di Federcoop.

I prossimi incontri sono in programma oggi e dopodomani. Nel frattempo la coop darà notizia ufficiale dei numeri di bilancio 2016 che dovrebbero presentare una perdita di alcune centinaia di migliaia di euro. Nel contempo la società dovrebbe presentare un piano industriale, elaborato anche con il contributo di Sait, punto di partenza per entrare nel vivo della questione occupazionale. La disdetta dell’integrativo aziendale, causata dai conti non in salute, comporterebbe in media in busta paga un taglio di circa 200 euro a dipendente. Per questo i sindacati vogliono cercare «di percorrere tutte le strade possibili per arrivare un accordo e scongiurare i tagli nel salario di aprile (primo mese in cui è in vigore la disdetta)» fa sapere Lamberto Avanzo della Fisascat Cisl. Prima di Pasqua i sindacati, vista l’interruzione delle trattative, avevano annunciato lo stop al lavoro nelle festività e avevano accusato la controparte di un «rimpallo di responsabilità fra direzione e cda», tanto da chiedere che al tavolo sedesse la presidente Chiara Maino. Di conseguenza la delegazione è ora composta non più dalla direzione, ma dalla presidente Maino, accompagnata da responsabile sindacale di Federcoop Michele Odorizzi e dal funzionario Paolo Pettinella. Durante le festività appena trascorse in realtà i negozi sono rimasti aperti, anche se alcuni lavoratori hanno dato vita alla protesta. «Siamo riusciti a far mettere a verbale la possibilità di recupero più avanti del salario di aprile — dice comunque Vassilios Bassios della Uiltucs — non era scontato».

Scarica il pdf: Coop ART 030517