11 maggio 2018 – Corriere del Trentino

Superstore, il nuovo consiglio cerca il rilancio Primo incontro dopo il cambio di guardia e la perdita in bilancio da 1,9 milioni Avanzo: soluzioni che evitino tagli di personale. Bassios: forte concorrenza

La nuova governance di Trento Sviluppo, che gestisce i Superstore di Trento e Rovereto, ha fatto una buona impressione ai sindacati, che ieri hanno partecipato al primo incontro dopo molti mesi, timorosi per via del bilancio chiuso con 1,9 milioni di perdita e un fatturato sotto i 50 milioni, fatto che ha bloccato la corresponsione del premio annuo da 600 euro.

Il rischio più grosso, secondo Lamberto Avanzo (Fisascat Cisl) e Vassilios Bassios (Uiltucs), è quello di non soppesare le difficoltà in modo adeguato e di ritrovarsi, magari fra un paio d’anni, a dover intervenire pesantemente, come è capitato per il Sait (che in aprile ha mandato le lettere di licenziamento a 80 persone, numero che si eleva con gli esodi volontari).

Il Superstore di Trento ha oltre 130 addetti, quello di Rovereto un centinaio. La concorrenza negli ultimi mesi è diventata spietata, soprattutto in Vallagarina, e i conti hanno fatto emergere la sofferenza.

«In pesante ritardo sull’insediamento dei nuovi organismi dirigenziali, avvenuto nello scorso novembre la discussione si è occupata di approfondire sia l’aspetto economico che quello organizzativo» riporta Avanzo. A novembre Giorgio Fiorini ha lasciato dopo anni la presidenza a Massimo Ferrari, ad di Alleanza 3.0. Accanto a lui come vice Luca Picciarelli, direttore del Sait, per un consiglio molto manageriale.

«È già stato pianificato un forte rilancio commerciale e promozionale, in efficienza e in rivisitazione delle strutture di vendita — continua Avanzo —. Prossimo incontro entro i primi mesi estivi con l’obiettivo di trovare soluzioni che favoriscano il dialogo e il confronto piuttosto che il taglio del personale come unico sbocco per rientrare dalla pesante perdita di esercizio».

Bassios ricorda che in ottobre si prospettava una perdita di bilancio molto più contenuta, intorno a un quarto rispetto ai quasi 2 milioni risultati alla fine. «Era però un dato provvisorio ed evidentemente la concorrenza e la riduzione dei clienti ha inciso molto. In seguito però la nuova governance ci ha prospettato un coinvolgimento maggiore di Alleanza 3.0, in modo da cercare il rilancio». Importante è non arrivare a tagliare personale, anche perché entrambe sono strutture grandi, sopratutto se lavorano pure di domenica. A Rovereto, in particolare, dovrà essere sistemato un problema si assenze.

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