Il T – Mercoledì 1 Ottobre 2025
Adoc | Alotti (Associazione consumatori): «La politica ha saputo ascoltare i nostri allarmi»
«Bene l’aumento di Case di comunità»
«Dopo tante note dolenti e ritardi che riguardano la sanità trentina finalmente una notizia positiva da parte dell’assessorato alla Salute. Apriranno entro aprile 2026 quasi tutte le Case della Salute, anzi il progetto è stato esteso anche al Primiero ed alle Giudicarie. E se a Tione esiste comunque una struttura ospedaliera, nel Primiero i residenti di quella Comunità di valle si rivolgono a Borgo Valsugana o addirittura a Feltre in Veneto per tante prestazioni specialistiche o d’urgenza, situazione che comporta disagevoli spostamenti dovuti anche alla morfologia accidentata di quel territorio». Il commento di Adoc, l’associazione di difesa e orientamento dei consumatori è dunque positivo. La nuova riorganizzazione che entrerà a regime entro aprile 2026 e che vede salire il numero di Case di comunità a 14 — la prima aperta a ottobre — trova il consenso anche di Walter Alotti, l’ex sindacalista della Uil ora nella segreteria di Adoc: «Bene che la politica abbia ascoltato gli allarmi e le richieste di tutte le associazioni sindacali culturali ed assistenziali. Ci si augura che le nuove strutture, in rete con la medicina territoriale ed i professionisti della medicina generale riescano a sviluppare concreti piani di prevenzione, soprattutto quelli legati all’invecchiamento della popolazione». Alotti mette però sul tavolo altre sfide che le Case di comunità potranno affrontare: «Le file ai Pronto Soccorso e le liste d’attesa per le prestazioni diagnostiche e specialistiche. Ma rimane un incognita circa il personale che opererà in queste Case di Comunità e che non potrà essere sottratto dalle altre strutture, già oggi spesso in affanno». L’ex sindacalista spiega infatti che «si rendono necessari nuovi concorsi e condizioni di lavoro, economiche nonché abitative maggiormente attrattive per i giovani e per i professionisti che dovessero scegliere di impiegarsi in questi talvolta periferici ambiti territoriali». E conclude: «Il Primiero è sicuramente uno di questi». Nel piano dell’assessore Mario Tonina, infatti, dopo l’apertura di Ala arriveranno le sedi di Sèn Jan di Fassa, Malè, Borgo Valsugana, Mezzolombardo, Rovereto, Trento sud e Trento Nord, Riva del Garda, Cles, Pergine Valsugana e Predazzo. A cui si aggiungono, arrivando a 14, le Case della comunità in Primiero e a Tione.
Scarica il pdf:
IL T Adoc ART 011025
No Comments