Il T, Corriere del Trentino – Giovedì 16 Ottobre 2025

Aquafil, trovato l’accordo con i sindacati: via 21 lavoratori

 

L’azienda: «Confermati investimenti e focus su prodotti a maggiore valore aggiunto»

ALTO GARDA

Saranno in totale 21 le persone che nei prossimi giorni lasceranno Aquafil a seguito dei tagli al personale imposti dall’azienda. Tagli per i quali nella giornata di ieri è stato raggiunto un accordo definitivo con i sindacati: 14 dei 21 dipendenti sono prossimi alla pensione e potranno raggiungere i requisiti entro massimo due anni, giovando nel frattempo della Naspi. Per tutelare i lavoratori, nel caso in cui dovessero essere modificati i requisiti contributivi durante i prossimi 24 mesi, i sindacati hanno fatto inserire nell’accordo una norma «per la quale l’azienda si rende disponibile a riconoscere la contribuzione che mancherebbe per l’accesso alla pensione» spiega il sindacalista Mario Cerutti.
Per quanto riguarda il resto del personale licenziato, un dipendente ha scelto di lasciare l’azienda volontariamente, cogliendo la situazione come un’opportunità. Cinque delle restanti sei persone, invece, hanno già trovato — o sono in via di definizione — una nuova mansione in altre aziende e quindi non resteranno disoccupate. «Si tratta per fortuna di figure ad alta specializzazione di cui il mercato del lavoro in Trentino ha bisogno – fanno sapere Mario Cerutti e Federica Dalsass della Filctem Cgil, Nicola Brancher e Alessandra Paoli della Femca Cisl e Alan Tancredi della Uiltec –. In ogni caso il nostro obiettivo è stato tutelare nel miglior modo possibile questi esuberi, contrattando anche un giusto e adeguato indennizzo economico che tenesse conto dell’anzianità di servizio, della professionalità e dei carichi di lavoro».
Contributo che è stato riconosciuto a tutti i lavoratori. I sindacati hanno anche insistito affinché nel testo dell’accordo trovasse posto l’impegno dell’azienda per il prossimo futuro dello stabilimento di Arco, che comprende oggi oltre 500 dipendenti, e stando alle loro parole «i vertici aziendali hanno confermato gli investimenti sul sito trentino e l’intenzione di puntare su una fibra ad alto valore aggiunto, con sistemi produttivi più innovativi. L’intenzione – proseguono citando la società – è quella di puntare su un mercato di nicchia, dove minore è la pressione della concorrenza e maggiori gli spazi di mercato».
Una procedura di licenziamento che nel complesso ha creato apprensione tra le lavoratrici e i lavoratori: «Era per noi fondamentale avere rassicurazioni anche per chi resta, al netto dell’attuale complessa fase di mercato», hanno aggiunto i sindacalisti.

 

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IL T Aquafil ART 161025

CORRIERE Aquafil ART 161025