Il T – Sabato 11 Ottobre 2025

Arconvert, protesta dei lavoratori

 

I sindacati: «Il clima aziendale è diventato insostenibile»

LAVORO

Il 95% delle maestranze (circa 160 lavoratori) ha protestato contro la nuova direzione di Arconvert attraverso uno sciopero organizzato su più turni, di cui l’ultimo ieri, da Slc Cgil e Uilcom. Al centro delle proteste dei dipendenti – come spiega Antonio Mela di Slc – «un clima aziendale diventato ormai insostenibile». Nello specifico, secondo quanto riferiscono i sindacati, con il cambio di direzione avvenuto lo scorso anno si sarebbe incrinato il rapporto di fiducia tra management e maestranze a causa – spiega Mela – di uno stile direzionale che da autorevole si è trasformato progressivamente in autoritario. «Questo perché i lavoratori vivono la sensazione di essere costantemente sotto controllo e non si lavora bene in questo modo – precisa – Ad oggi non c’è più un sano rapporto tra le parti. Ci sono stati episodi anche sgradevoli: alcune persone sono state richiamate in ufficio e si sono sentite aggredite. Situazioni mai viste qui, è la prima volta che accade». Un clima che nel tempo avrebbe aumentato sempre più le tensioni interne fino a sfociare in uno sciopero organizzato su più giornate: «Lo sciopero è stato diviso su più turni: il primo si è tenuto lo scorso 24 settembre, continuando poi il 30 settembre, il 7 ottobre su due tornate e l’ultimo ieri. Ognuno di essi è durato quattro ore» afferma Mela, che poi precisa: «Per mandare un segnale all’azienda lo sciopero è stato organizzato al centro dei vari turni. Chi iniziava alle cinque di mattina, ad esempio, ha lavorato fino alle otto per poi scioperare fino alle 12 e riprendere con le loro mansioni sino alle 13. A testimonianza della loro serietà non sono rimasti a casa, ma sono venuti in azienda e hanno discusso dei problemi presenti». Problemi che stando alle parole di Mela saranno ora discussi con i vertici aziendali. «All’incontro ci saranno i vertici del gruppo Fedrigoni, la direzione aziendale e i rappresentanti sindacali. L’obiettivo è capire se ci siano i margini per riallacciare i rapporti» precisa Mela. A complicare la situazione, affermano i sindacati nel comunicato, ci sarebbero anche condizioni di salute e sicurezza non ottimali nello stabilimento, con alcuni problemi che però sarebbero in fase di risoluzione. «Ci auguriamo che anche nelle relazioni industriali si possa tornare ad una situazione più costruttiva e serena. La protesta dei lavoratori sicuramente ha raggiunto un primo significativo risultato: i vertici veronesi del gruppo Fedrigoni hanno chiesto un incontro per comprendere le dinamiche che si sono create nell’ultimo anno e magari provare a tracciare una soluzione condivisa» conclude Mela. L’azienda, contattata telefonicamente tramite l’ufficio stampa, ha preferito non commentare la situazione.

 

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IL T Arconvert ART 111025