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24 Feb
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Emergenza siccità. Un piano straordinario per efficientare la rete idrica. Cgil Cisl Uil: non ci si concentri solo sulle grandi opere. La vera priorità è la manutenzione e la messa in sicurezza del nostro territorio e la salvaguardia delle risorse naturali

Emergenza siccità. Un piano straordinario per efficientare la rete idrica. Cgil Cisl Uil: non ci si concentri solo sulle grandi opere. La vera priorità è la manutenzione e la messa in sicurezza del nostro territorio e la salvaguardia delle risorse naturali

“Quella in atto è una vera e propria emergenza che nei prossimi anni rischia di peggiorare ulteriormente come effetto dei cambiamenti climatici. Per questa ragione crediamo sia importante agire con un piano straordinario di manutenzione e messa in sicurezza del nostro territorio, anche per salvaguardare le risorse naturali riducendo gli sprechi. La situazione che abbiamo di fronte ci dimostra che l’opera pubblica più importante oggi per il Trentino è la salvaguardia del territorio e delle sue ricchezze, acqua in primis”.
I sindacati trentini intervengono in merito agli allarmi lanciati dagli esperti sulla scarsità di acqua, dovuta alla persistente siccità che dura ormai da più di un anno. A questo proposito rilanciano le loro proposte, avanzate già negli anni scorsi: va approntato un piano pluriennale per la messa in sicurezza del nostro territorio e in particolare va resa più efficiente e moderna la rete degli acquedotti provinciali, portando a livelli prossimi allo zero le attuali perdite che oggi superano il 30%. “E’ chiaro che tutti speriamo che i mesi primaverili portino le piogge che servono, evitando così anche i razionamenti. Confidare nella sorte, però, non è abbastanza visto che gli effetti del riscaldamento globale sono ormai un fatto. Serve, al contrario, mettere in atto delle misure per ridurre l’impatto negativo di questi cambiamenti”.
Efficientare la rete idrica provinciale richiederebbe un investimento di almeno 300 milioni di euro, ma è fondamentale non solo per garantire un servizio di qualità ai cittadini, ma anche per sostenere le vocazioni economiche che si alimentano proprio della saldezza del nostro patrimonio ambientale, in primo luogo agricoltura e turismo. “Non si tratta di un investimento di pochi spiccioli, ne siamo consapevoli – proseguono i tre segretari – . Proprio per questa ragione bisognerebbe avere una strategia di lungo periodo, con stanziamenti già nel prossimo assestamento di bilancio, rimodulando se serve il piano delle opere pubbliche così com’è previsto ad oggi”.
Altra fonte di preoccupazione per le conseguenze che avrà sulla gestione dell’acqua, è il recente decreto legislativo sui servizi pubblici locali, che la Provincia deve recepire. “Serve la massima attenzione per evitare uno sbilanciamento a favore dei privati nella gestione dell’acqua che deve restare pubblica. Anche per questa ragione è ora che Provincia e Consiglio delle Autonomie locali prendano una posizione netta sul tema garantendo la piena efficienza della gestione pubblica delle risorse idriche”.
Trento, 22 febbraio 2023

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22 Feb
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22 Feb
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«Prevenzione e investimenti, ci devono ascoltare». L’appello degli Ordini e dei sindacati. Un progetto per custodire la memoria del Covid

Trentino, Corriere del Trentino – 21 febbraio 2023 (altro…)

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22 Feb
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LA PACE È LA VITTORIA DI CUI ABBIAMO BISOGNO!

LA PACE È LA VITTORIA DI CUI ABBIAMO BISOGNO!

LA PACE E’ LA VITTORIA DI CUI ABBIAMO BISOGNO!

24 Febbraio 2022 – 24 Febbraio 2023 FERMIAMO LA GUERRA IN UCRAINA

Un anno di guerra è troppo!

L’invasione russa in Ucraina iniziò il 24 Febbraio 2022. Una violazione della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale che chiede giustizia immediata.

Anche in Trentino varie realtà si sono attivate e hanno aderito all’appello della coalizione “Europe for Peace” che invita a promuovere mobilitazioni nelle città italiane ed europee a un anno dall’invasione dell’Ucraina per chiedere il cessate il fuoco, il dialogo e i negoziati di pace per costruire un’Europa sicura e pacifica per tutti. Mostrare solidarietà al popolo ucraino e alle vittime di tutte le guerre, le violenze, le repressioni e le discriminazioni nel mondo.

La pace è la vittoria di cui abbiamo bisogno!

Trento, sabato 25 febbraio fiaccolata per le vie del centro a partire dalle 17.30 da Piazza Duomo.

Promuovono l’iniziativa: Cantiere di Pace, Forum trentino per la pace e i diritti umani, Acli, Arci, Cgil, Cisl, Uil, Anpi, Movimento Nonviolento, Centro Pace Ecologia e Diritti umani di Rovereto

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Nel corso dell’iniziativa verrà rilanciata la piattaforma di convocazione della grande Manifestazione Nazionale del 5 novembre scorso

CESSATE IL FUOCO SUBITO – NEGOZIATO PER LA PACE
METTIAMO AL BANDO TUTTE LE ARMI NUCLEARI
SOLIDARIETÀ CON IL POPOLO UCRAINO E CON LE VITTIME DI TUTTE LE GUERRE L’ombra della guerra atomica si stende sul mondo

La minaccia nucleare incombe sul mondo. È responsabilità e dovere degli stati e dei popoli fermare questa follia. L’umanità ed il pianeta non possono accettare che le contese si risolvano con i conflitti armati. La guerra ha conseguenze globali: è la principale causa delle crisi alimentari mondiali, ancor più disastrose in Africa e Oriente, incide sul caro-vita, sulle fasce sociali più povere e deboli, determina scelte nefaste per il clima e la vita del pianeta. La guerra ingoia tutto e blocca la speranza di un avvenire più equo e sostenibile per le generazioni future.

Questa guerra va fermata subito

Condanniamo l’aggressore, rispettiamo la resistenza ucraina, ci impegniamo ad aiutare, sostenere, soccorrere il popolo ucraino, siamo a fianco delle vittime. Siamo con chi rifiuta la logica della guerra e sceglie la nonviolenza.

L’inaccettabile invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha riportato nel cuore dell’Europa la guerra che si avvia a diventare un conflitto globale tra blocchi militari con drammatiche conseguenze per la vita e il futuro dei popoli ucraino, russo e dell’Europa intera. Siamo vicini e solidali con la popolazione colpita, con i profughi, con i rifugiati costretti a fuggire, ad abbandonare le proprie case, il proprio lavoro, vittime di bombardamenti, violenze, discriminazioni, stupri, torture.

Questa guerra va fermata subito. Basta sofferenze. L’Italia, l’Unione Europea e gli stati membri, le Nazioni Unite devono assumersi la responsabilità del negoziato per fermare l’escalation e raggiungere l’immediato cessate il fuoco. È urgente lavorare ad una soluzione politica del conflitto, mettendo in campo tutte le risorse e i mezzi della diplomazia al fine di far prevalere il rispetto del diritto internazionale, portando al tavolo del negoziato i rappresentanti dei governi di Kiev e di Mosca, assieme a tutti gli attori necessari per trovare una pace giusta. Insieme con Papa Francesco diciamo: “Tacciano le armi e si cerchino le condizioni per avviare negoziati capaci di condurre a soluzioni non imposte con la forza, ma concordate, giuste e stabili”.

L’umanità ed il pianeta devono liberarsi dalla guerra.

Chiediamo al Segretario Generale delle Nazioni Unite di convocare urgentemente una Conferenza Internazionale per la pace, per ristabilire il rispetto del diritto internazionale, per garantire la sicurezza reciproca e impegnare tutti gli Stati ad eliminare le armi nucleari, ridurre la spesa militare in favore di investimenti per combattere le povertà e di finanziamenti per l’economia disarmata, per la transizione ecologica, per il lavoro dignitoso.

Occorre garantire la sicurezza condivisa.

Le guerre e le armi puntano alla vittoria sul nemico ma non portano alla pace: tendono a diventare permanenti ed a causare solo nuove sofferenze per le popolazioni. Bisogna invece far vincere la pace, ripristinare il diritto violato, garantire la sicurezza condivisa. Non esiste guerra giusta, solo la pace è giusta. La guerra la fanno gli eserciti, la pace la fanno i popoli.

L’Italia, la Costituzione, la società civile ripudiano la guerra. Insieme esigiamo che le nostre istituzioni assumano questa agenda di pace e si adoperino in ogni sede europea ed internazionale per la sua piena affermazione.

CESSATE IL FUOCO SUBITO, NEGOZIATO PER LA PACE! ONU convochi una Conferenza internazionale di pace Mettiamo al bando tutte le armi nucleari

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per adesioni alla manifestazione: cantieredipace.trentino@gmail.com

(Si invitano le/i partecipanti a non esporre bandiere e loghi di partito durante la manifestazione)

Scarica il pdf: 20230217_manifestazione24_pace

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20 Feb
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Bonus edilizi. “Serve una strategia trentina all’efficientamento energetico”.

Bonus edilizi. “Serve una strategia trentina all’efficientamento energetico”.
Per Cgil Cisl Uil lo Stato è da sempre ondivago e irresponsabile. “L’Autonomia serve anche per dare strutturalità ad incentivi sostenibili alla transizione ecologica. Fugatti usi finalmente le leve dell’autogoverno”. La proposta di eliminare gli sgravi Irap per finanziare la svolta green.

Dichiarazioni dei segretari generali di CGIL CISL UIL del Trentino, Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti

“La fine dello sconto in fattura o il suo restringimento dimostrano che lo Stato è ondivago e irresponsabile perché, per recuperare risorse pubbliche che magari serviranno a finanziare pazzie come la flat tax, affossa un’idea di sviluppo fondata sul risparmio energetico e lo sviluppo sostenibile del Paese. Nessuno dice che nel bonus 110% non ci fossero storture e iniquità. Ma quello strumento andava corretto, non affossato come hanno fatto Fratelli d’Italia e Lega nel giro di quattro mesi.
Di fronte alle scelte inopinate del Governo, la risposta in Trentino dovrebbe essere l’Autonomia grazie alla quale è possibile realizzare una strategia trentina alla transizione ecologica e in particolare all’efficientamento energetico degli edifici che provocano ad oggi un terzo delle emissioni climalteranti e che nell’incertezza dei costi di gas ed elettricità impongono a proprietari ed inquilini costi per bollette che restano ancora oggi doppi rispetto all’inizio del 2021.
Ma la Giunta Fugatti ha letteralmente abdicato ad avere strumenti agevolativi strutturali e sostenibili a sostegno della transizione energetica delle abitazioni. L’Alto Adige ha una sua strategia e specifiche forme di incentivo da quasi dieci anni. Noi nulla se non il finanziamento delle consulenze energetiche per i condomini.
Per sostenere le imprese del settore edile, per dare un futuro certo agli addetti del comparto che grazie al bonus 110 sono passati da 10 a quasi 14mila lavoratori e per aiutare le famiglie che tra poco dovranno anche fare i conti con i vincoli europei riguardo efficientamento energetico delle abitazioni, è indispensabile che la Giunta provinciale utilizzi appieno le potestà dell’Autonomia per definire una politica locale per la transizione energetica.
Le possibilità per finanziarla ci sono. In primo luogo bisognerebbe puntare con più decisione sulle risorse del Pnrr destinate alla missione 2 e 3 (transizione ecologica e mobilità sostenibile). Poi come abbiamo già proposto si potrebbe eliminare l’aliquota agevolata Irap al 2,68% per sostenere la svolta green delle imprese locali grazie ad un fondo che potrebbe essere alimentato con circa 50-60 milioni di euro l’anno. Infine, considerato che le detrazioni fiscali, anche quelle al 110%, rappresentano per il Trentino un immediato mancato gettito per le casse di piazza Dante, si potrebbe rispolverare il vecchio meccanismo di anticipare il valore delle agevolazioni fiscali alle famiglie che decidono di investire sull’efficientamento energetico della propria casa rinunciando alle detrazioni statali, magari innovando le modalità e coinvolgendo anche il sistema finanziario privato.
Insomma le possibilità che l’Autonomia offre sono molte, ma l’immobilismo della Giunta, che per l’ennesima volta è in grave ritardo, rischia ancora una volta di far perdere al Trentino una grande opportunità di crescita”.

18 febbraio 2023

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20 Feb
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Indennità consiglieri regionali. “Si abolisca immediatamente l’automatismo degli aumenti”

Indennità consiglieri regionali. “Si abolisca immediatamente l’automatismo degli aumenti”

Dichiarazioni dei segretari generali di CGIL CISL UIL del Trentino, Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti
“La vergognosa legge voluta dalla Giunta regionale Lega-Svp che ha introdotto l’automatico adeguamento delle indennità dei consiglieri provinciali di Trento e Bolzano all’inflazione reale va cancellata immediatamente. Non ci possono essere mediazioni su un privilegio inaccettabile. Il Presidente della Regione Fugatti e la sua maggioranza non possono far finta di nulla: beffa nella beffa, infatti, oggi stanno violando una norma nazionale avendo di fatto superato il tetto previsto per i trattamenti economici dei politici.
Mentre l’inflazione erode il potere d’acquisto delle famiglie e salari e stipendi in Trentino sono più bassi di quelli della media del Nordest, gli aumenti degli emolumenti dei politici locali risulta una volta di più uno schiaffo a chi lavora o vive della propria pensione. Si cambi subito registro se non si vuole che anche in Trentino Alto Adige crolli l’affluenza alle urne come in Lombardia e Lazio a testimonianza della disillusione dei cittadini rispetto alla classe politica”.
17 febbraio 2023

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20 Feb
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Valli e spopolamento. “Ha ragione il CAL, i bonus non servono, bisogna puntare sui servizi”

Valli e spopolamento. “Ha ragione il CAL, i bonus non servono, bisogna puntare sui servizi”

Dichiarazioni dei segretari generali di CGIL CISL UIL del Trentino, Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti
“Di fronte all’invecchiamento della popolazione e al drastico calo della natalità, fa benissimo il Consiglio delle Autonomie Locali a rilanciare il tema dello spopolamento delle valli. Condividiamo il suo approccio: un tema tanto complesso non si affronta con qualche bonus piazzato qua e là, ma investendo sui servizi pubblici locali: dai trasporti all’assistenza domiciliare, dalla diffusione delle infrastrutture digitali alle politiche abitative. Tra l’altro proprio la questione casa è stata del tutto abbandonata dalla Giunta Fugatti. Sono anni che chiediamo venga riattivato il fondo di housing sociale per mettere sul mercato abitazioni a canone moderato così da permettere ai giovani di trovare soluzioni abitative in un mercato immobiliare che sia sul fronte delle locazione che dei mutui sta diventando insostenibile per i redditi percepiti mediamente in Trentino. Il tutto senza mai aver avuto una minima risposta.
Sui servizi pubblici locali, poi, incombe anche l’attuazione del recente decreto legislativo a livello nazionale che impone un regime sempre più favorevole alle esternalizzazioni e alle gestioni affidati ai privati, espropriando i comuni di gestioni in house che rischiano di privatizzare beni pubblici essenziali come la gestione dell’acqua. Su questo fronte la Giunta provinciale ha il dovere di affrontare questo dossier prima possibile per non rischiare di arrivare in ritardo come sul tema concessioni idroelettriche, raffazzonando soluzioni che poi non reggono dal punto di vista della legittimità istituzionale.
A questo proposito, ed anche per rafforzare la capacità di investimento dei Comuni nei cui bilanci giacciono decine di milioni di euro destinati ad opere pubbliche ma che risultano del tutto inutilizzati, il Consiglio delle Autonomia Locali deve prendere atto che l’assetto tanto frammentato del sistema delle autonomie locali oggi non può più reggere e diventa anch’esso un limite oggettivo al tentativo di radicare sempre di più la popolazione ai paesi e alle valli di montagna del nostro territorio.
Bisogna riorganizzare la gestione delle funzioni dei Comuni in servizi comuni che aggreghino le competenze dei singoli municipi valorizzando e dando nuove prospettive di crescita professionale al personale. Altrimenti i piccoli comuni e quelli di periferia si impoveriranno tanto da non essere in grado di fornire i servizi essenziali e indispensabili a trattenere imprese e famiglie sul territorio. Dopo la finta riforma delle Comunità di Valle e l’evanescenza della gestione dell’assessore Gottardi in questi anni, è arrivato il tempo che il Consiglio delle Autonomie locali provi a disegnare una nuova proposta di architettura istituzionale per il sistema dei comuni e delle comunità per rafforzare e coordinare meglio sul territorio le attività della pubblica amministrazione che altrimenti verranno fagocitate dalla Provincia stessa”.

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20 Feb
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Transizione energetica. Si agevolino gli investimenti sull’elettrico di imprese e cittadini. Cgil Cisl Uil: le risorse ci sono. Basta puntare sul Pnrr ed eliminare gli sgravi Irap a pioggia a favore di incentivi sulla transizione green

Transizione energetica. Si agevolino gli investimenti sull’elettrico di imprese e cittadini. Cgil Cisl Uil: le risorse ci sono. Basta puntare sul Pnrr ed eliminare gli sgravi Irap a pioggia a favore di incentivi sulla transizione green

“Opporsi alla mobilità elettrica è inutile miopia. Al contrario è necessario mettere in atto tutte le misure a livello locale e nazionale per favorire questa transizione in termini di occupazione, innovazione e riconversione delle produzioni. Il rischio, in caso contrario, è che l’Italia e anche il Trentino perdano questa occasione restando indietro su un segmento industriale importante qual è l’automotive e la componentistica ad esso legata”.
Prevale il pragmatismo nelle parole dei segretari provinciali di Cgil Cisl Uil, Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti sulla scelta europea di passare alla mobilità elettrica dal 2035.
“Le grandi realtà industriali europee e mondiali si sono riorganizzate in questa direzione con un forte investimento sull’elettrico. Il problema dunque non è la decisione di Bruxelles”.
Per Cgil Cisl Uil bisogna al contrario sfruttare il tempo a disposizione per mettere in atto tutte le misure che possono favorire il cambiamento in chiave green, sia puntando sulle risorse del Pnrr sia rivedendo le attuali politiche industriali provinciali per spingere sulla transizione energetica.
“La Giunta provinciale non ha le armi spuntate, deve avere, però, il coraggio di scegliere”, incalzano i sindacalisti, rilanciando la proposta di eliminare le detrazioni Irap a pioggia, in particolare l’aliquota ridotta del 2,68%. “Le risorse risparmiate, tra i 60 e i 70 milioni di euro ogni anno, potrebbe essere usate per costituire un fondo che sostenga gli investimenti delle imprese sulla transizione ecologica, favorendo a quel punto una crescita reale di competitività del sistema trentino”.
A queste si aggiunge la partita del Pnrr che stanzia risorse ingenti sul capitolo green economy. “Tra missione 2, transizione ecologica, e missione 3 mobilità sostenibile, il Piano nazionale di ripresa e resilienza stanzia ben 100 miliardi. Il Trentino in questo ambito deve fare di più per finanziare l’adeguamento delle infrastrutture, il miglioramento dell’efficienza energetica e il sostegno agli investimenti delle imprese in chiave green. E’ importante che Provincia e comuni presentino progetti validi in questa direzione per attrarre risorse che possono fare del Trentino un territorio all’avanguardia”, concludono Grosselli, Bezzi e Alotti.
17 febbraio 2023

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20 Feb
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L’Autonomia è più forte solo nell’Euregio. Cgil Cisl Uil preoccupati per l’ipotesi di centro studi sul regionalismo: non sia lo strumento per spingere sulla macroregione del nordest. A Borghetto speriamo di incontrare il capitano del Tirolo Mattle

L’Autonomia è più forte solo nell’Euregio. Cgil Cisl Uil preoccupati per l’ipotesi di centro studi sul regionalismo: non sia lo strumento per spingere sulla macroregione del nordest. A Borghetto speriamo di incontrare il capitano del Tirolo Mattle

L’idea di un centro studi su autonomia e regionalismo che il presidente Fugatti sarebbe pronto a rispolverare in occasione della cerimonia conclusiva del cinquantesimo del secondo statuto lascia più che perplessi Cgil Cisl Uil. I sindacati interpretano questa ipotesi come il tentativo della giunta leghista di accelerare sul percorso per la costituzione della macroregione del Nordest, obiettivo di cui lo stesso presidente Fugatti non ha fatto mistero anche recentemente.
“Confidiamo che il nuovo centro studi non abbia questo fine – spiegano i segretari generali di Cgil Cisl Uil del Trentino Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti -. Per noi la strada della macroregione del Nordest è la direzione sbagliata se davvero si vuole valorizzare l’Autonomia trentina, che invece va sviluppata e rafforzata nell’asse con Bolzano e il Tirolo all’interno della cornice dell’Euregio. Per questo ci auguriamo che a Borghetto sia presente anche il Capitano del Tirolo, Anton Mattle, a suggellare il fatto che le Autonomie speciali di Trento e Bolzano guardano a nord per diventare a tutti gli effetti la porta verso la Mitteleuropa. Così si rafforza il ruolo del Trentino e si creano veri legami paritari con la pianura Padana e l’Adriatico”.
Più volte in questi anni i sindacati trentini, che insieme a quelli altoatesini e sudtirolesi fanno parte del Consiglio Sindacale Interregionale Alpi Centrali, hanno ricordato come i tre Land sull’asse del Brennero insieme possono lavorare per rafforzare il protagonismo della loro specificità alpina in una vera Europa delle regioni, stringendo sinergie per affrontare sfide importanti come la transizione ecologica e il cambiamento climatico che impatterà in modo simile nelle tre aree e hanno denunciato il fatto che l’ipotesi della macroregione del Nordest vedrebbe, invece, dissolvere la specificità trentina in un quadro di omologazione nelle regioni padane.

17 febbraio 2023

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