Blog

17 Apr
0

Sanità. «Accordo raggiunto al San Pancrazio C’è un miglioramento del contratto»

l’Adige – 07 aprile 2023 (altro…)

Leggi Tutto
06 Apr
0

Chiusura uffici pausa pasquale

Per la pausa pasquale gli uffici della segreteria Uil, del Patronato ITAL Uil e del CAF di Trento sono aperti come di consueto.

Saranno invece chiusi gli uffici del Patronato di :

Rovereto rimarrà chiuso giovedì 6 e venerdì 7 aprile

Pergine rimarrà chiuso martedì 11 aprile

Riva rimarrà chiuso martedì 11 aprile.

Leggi Tutto
06 Apr
0

Sanità. Accordo al S. Pancrazio per il nuovo contratto

Trentino – 06 aprile 2023 (altro…)

Leggi Tutto
06 Apr
0

Caso Russell, solo la Provincia può fare chiarezza.

Il T – 06 aprile 2023 (altro…)

Leggi Tutto
06 Apr
0

Sanità. «Bene il piano, ma restano i nodi del privato e dei punti nascita»

Trentino, Corriere del Trentino, Il T – 06 aprile 2023 (altro…)

Leggi Tutto
06 Apr
0

Sanità. Piano a rischio, senza investimenti veri nell’assistenza territoriale tra cinque anni non avremo risolto nulla. Cgil Cisl Uil: manca visione su territorialità e centralità sanità pubblica. Anche il socio-assistenziale è asset indispensabile per prevenire il disagio, avvicinare le cure al cittadino e fare prevenzione.

Sanità. Piano a rischio, senza investimenti veri nell’assistenza territoriale tra cinque anni non avremo risolto nulla. Cgil Cisl Uil: manca visione su territorialità e centralità sanità pubblica. Anche il socio-assistenziale è asset indispensabile per prevenire il disagio, avvicinare le cure al cittadino e fare prevenzione.

“Il piano strategico dell’Azienda sanitaria si incanala nella giusta direzione. C’è però il rischio che questo insieme di obiettivi si traduca in poco più di un libro dei sogni se da subito la Giunta non investirà le necessarie risorse. Non basta dire di tirare la cinghia per quattro-cinque anni. Senza investimenti veri immediati sul personale saremo fatalmente punto e a capo senza aver risolto nulla. Il banco di prova quindi sarà l’ormai imminente variazione di bilancio”. Lo dicono Cgil Cisl Uil, commentando il documento che traccia le linee guida della sanità trentina per i prossimi otto anni.
I sindacati decidono di vedere il bicchiere mezzo pieno e quindi ritengono positive le scelte su telemedicina, prevenzione, rafforzamento del personale. Restano scoperte, però, molte questioni che il Piano sfiora appena o che non tiene nemmeno in considerazione e da cui dipende, invece, il raggiungimento degli obiettivi annunciati. A cominciare dalla prevenzione, impossibile da attuare senza un rafforzamento anche della dimensione socio-assistenziale, grande assente del progetto di via Degasperi. “Il presidio sociale è indispensabile per ridurre la domanda di interventi sanitari, per prevenire il disagio sociale e sanitario, per accompagnare i soggetti con cronicità, per portare l’assistenza vicino al cittadino – fanno notare i segretari provinciali Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti – . Il piano strategico deve aprirsi anche a questa dimensione se vuole raggiungere risultati ambiziosi nel campo della promozione della salute.. Se non si potenzia questo asset, se non si investe sul personale, migliorando le condizioni retributive di 10mila addetti delle coop sociali senza contratto né nazionale né provinciale. Se non si investe su questo fronte non ci sarà domiciliarità, non ci sarà prevenzione, non ci sarà vera territorialità”.
Cgil Cisl Uil chiedono, dunque, di stanziare subito le risorse necessarie sia per rinnovare i contratti collettivi del settore sanitario e socio-sanitario, sia per potenziare i servizi di assistenza socio-assistenziale gestiti dalle Comunità di Valle.
Altro nodo critico è la territorialità. “Cure territoriali non vuol dire ospedali sotto casa, come pensa questa Giunta, ma una rete di assistenza sanitaria e socio-sanitaria che oggi arranca anche per la carenza di personale tra i medici di base, gli infermieri di territorio e così via. Non ci possiamo rassegnare ad attendere 4-5 anni per affrontare il problema. La questione va messa immediatamente tra le priorità e anche questo richiede risorse. Non è chiaro poi come il piano strategico si intreccia con la riforma sanitaria finanziata dai fondi Pnrr”. Senza dimenticare infine che ci sono territori privi di servizi come Primiero.
Cgil Cisl Uil guardano poi con sospetto al ricorso alla sanità privata. “Non è quella la strada per ridurre le liste d’attesa perché più avanza il privato più arretra il pubblico. E rischia di ampliarsi il divario salariale tra personale della sanità pubblica e liberi professionisti che invece va colmato”.
Infine il nodo punti nascita periferici su cui la Giunta conferma la propria scelta. “E’ un controsenso oltre che un gioco pericoloso per la salute della mamma e del bambino. Affrontiamo un periodo di emergenza per la carenza di medici. E’ paradossale pensare di spostare le poche risorse umane su micro punti nascita, senza assicurare adeguata sicurezza. Questa scelta va ripensata lasciandosi alle spalle logiche legate solo al consenso elettorale. L’Alto Adige l’ha già fatto da tempo. Il Trentino continua pericolosamente a temporeggiare”.

Trento, 5 aprile 2023

Leggi Tutto
06 Apr
0

Sanità privata. Grande risultato al San pancrazio di Arco e grande soddisfazione da Cisl Fp Trentino e Uil Fpl Sanità

Sanità privata. Grande risultato al San pancrazio di Arco e grande soddisfazione da Cisl Fp Trentino e Uil Fpl Sanità

Rispettivamente di Giuseppe Pallanch, Silvano Parzian e di Giuseppe Varagone .

Dopo lunga battaglia in questi mesi ottenuto finalmente il passaggio del contratto da Aris RSA Sanità privata 2012 ad  ArisAiop 2020

Miglioramenti per tutti i per tutti 92 dipendenti .

Bene riconoscimento su indennità sanitaria trentina e riconoscimento anzianità delle lavoratrici e lavoratori.

Oggi finalmente si apre una stagione nuova .

Le parti si ritroveranno il 9 maggio per i dettagli.

Leggi Tutto
06 Apr
0

Affrettati a prenotare il tuo 730!

Affrettati a prenotare il tuo 730!

Puoi prenotare online all’indirizzo
prenotazioni.uiltn.it
anche tramite il nostro sito
www.cafuil.trentino.it
NUMERO UNICO DI PRENOTAZIONE 0461.15.33.133

Leggi Tutto
06 Apr
0

La UIL informa sulle NOVITA’ DAL FONDO VITTIME AMIANTO

La UIL informa sulle

NOVITA’ DAL FONDO VITTIME AMIANTO

Bene l’aggiornamento delle mappa trentina dei siti inquinati dall’amianto: tema ambientale e della saluta da portare in campagna elettorale.

La UIL informa sulle

NOVITA’ DAL FONDO VITTIME AMIANTO

Cosa prevede la Legge 29 dicembre 2022 n.197 (Legge di Bilancio)? 

L’Azienda sanitaria ha aggiornato la mappa provinciale dei siti inquinati, soprattutto dalle  coperture di cemento/amianto, risalente al 2014, alla situazione attuale, del  2022. Si tratta di un lavoro di al bonifica urgente per poco meno di 200 ettari e meno impellente per quasi 300 ettari. Peer un totale di 486 ettari da bonificare. Ecco un’altra delle materie su cui dovranno, o almeno dovrebbero, impegnarsi le forze politiche nell’imminenza della campagna elettorale, noi le solleciteremo e vigileremo anche su questo.

Tra burocrazia e mancanza di impianti, la bonifica dell’amianto avanza a passi da lumaca. E se in Trentino abbiamo ora almeno questa parziale mappatura del fenomeno, a livello nazionale, dove ogni Regione legifera autonomamente ed il quadro normativo è frammentato e contraddittorio, assistiamo ad un lentissimo smantellamento di queste coperture: in trent’anni ridotte di 800.000 metri quadrati, rispetto ai 2 miliardi di metri quadri censiti appunto, nel 92; con le tecnologie meno avanzate di quelle di oggi ( satelliti, droni, aerei con sensori a infrarossi). Si calcolano, con questo ritmo necessari 100 anni per eliminare il problema

Peraltro la legge di bilancio 2023 del 29 dicembre 2022 n.178 prevede importanti novità in merito al Fondo nazionale Vittime Amianto.

Nel dettaglio, dal 1° gennaio 2023:

Viene elevata di 2 punti – dal 15 al 17 per cento – la misura percentuale (riconosciuta, a decorrere dal 1° gennaio 2021, dall’art. 1, co. 356, della L. 178/2020), calcolata sulla rendita già in godimento, della prestazione aggiuntiva erogata dall’INAIL ai soggetti (o ai superstiti) già titolari di una rendita riconosciuta dallo stesso Istituto (o dal soppresso Istituto di previdenza per il settore marittimo) per una patologia asbesto correlata (lett. a)). Resta fermo che la suddetta prestazione aggiuntiva è erogata unitamente al rateo di rendita corrisposto mensilmente ed è cumulabile con le altre prestazioni spettanti a qualsiasi titolo sulla base delle norme generali e speciali dell’ordinamento;

L’altra novità riguarda l’indennità una tantum, in favore di chi ha contratto il MESOTELIOMA per cause ambientali o per esposizione familiare, a lavoratori impegnati nella lavorazione dell’amianto, come specificato in premessa, diventa una prestazione di carattere strutturale.

Per tutti gli eventi accertati dal 1.1.2021, viene aumentata l’indennità una tantum da 10.000 (diecimila) euro a 15.000 (quindicimila) euro.

Ricordiamo inoltre che  la domanda può essere presentata entro tre anni dall’accertamento della malattia (data diagnosi) dagli interessati, ma anche dagli eredi.

Pertanto consigliamo tutti coloro che avessero contratto il MESOTELIOMA dal febbraio 2017, di contattare il Patronato ITALUIL di Trento telefonicamente allo 0461/376180 o per mail a italtrento@uiltn.it per presentare istanza di riconoscimento della prestazione “una tantum”.

 

Trento, 4 aprile  2023

 

Il Segretario Generale

UIL del Trentino

Walter Alotti

La Responsabile

ITALUIL del Trentino

Paola Urmacher

 

Scarica il pdf: 2023 Amianto

Leggi Tutto
06 Apr
0

Lavoro. A gennaio frenano le nuove assunzioni. Calo del 10,4% rispetto al 2022. A pagare sono giovani, donne e i precari. Sindacati: servono misure strutturali per la crescita. I bonus non producono occupazione stabile

Lavoro. A gennaio frenano le nuove assunzioni. Calo del 10,4% rispetto al 2022. A pagare sono giovani, donne e i precari. Sindacati: servono misure strutturali per la crescita. I bonus non producono occupazione stabile

 

Rallenta l’occupazione in Trentino. A gennaio, secondo i dati dell’Ufficio studi delle politiche del mercato del lavoro le assunzioni sono calate del 10,4 per cento rispetto allo stesso mese del 2022, attestandosi a 10.324, 1.195 in meno. La riduzione ha toccato soprattutto il terziario, -12.4 per cento ed in particolare i servizi, chiaramente collegato all’andamento delle imprese, mentre sono cresciuti i pubblici esercizi, +12,1 per cento grazie all’ottimo andamento della stagione turistica.

Le assunzioni frenano anche nel secondario, -6 per cento, ed in particolare nell’industria (- 4,8) e nelle costruzioni ( -9,4). L’industria a gennaio ha fatto registrare anche un forte incremento delle ore di cassa integrazione, +170 per cento. Il dato è trainato dal comparto tessile, chimico/gomma plastica e dal cartario, settori che hanno subito l’aumento dei costi energetici e delle materie prime.

In generale le assunzioni si riducono più marcatamente tra le donne (-14,9) e tra i giovani -14). Questo, insieme al dato sul calo dei contratti a tempo determinato ( -13,5), in somministrazione ( -17,7) e a chiamata ( -10,9), è la dimostrazione che a pagare l’andamento in discesa dell’economia sono i soggetti più fragili sul mercato del lavoro. “La riduzione dei contratti instabili e la crescita di quelli a tempo indeterminato è positiva. Siamo però lontani da una svolta purtroppo. I contratti a tempo indeterminato crescono evidentemente nelle imprese che sono riuscite a consolidare la loro posizione nel mercato del lavoro. Allo stesso tempo il calo del tempo determinato e della somministrazione sono la conferma di un mero utilizzo flessibile della manodopera – fanno notare Maurizio Zabbeni, Lorenzo Pomini e Walter Largher che per Cgil Cisl uil seguono il mercato del lavoro -. Dunque i segmenti più deboli e meno tutelati anche contrattualmente pagano questo rallentamento con la perdita dell’occupazione. Chi in questi mesi aveva un contratto a tempo indeterminato ha goduto, per fortuna, degli ammortizzatori sociali, come dimostra il dato sulla cassa integrazione dell’industria. I precari sono rimasti a casa”.

I sindacati insistono, allora, sulla necessità di mettere in atto misure che incentivino l’occupazione stabile. “Queste misure hanno bisogno, però, di andare di pari passo con politiche industriali che puntino alla crescita strutturale del nostro tessuto economico. E’ chiaro come i bonus creino occupazione non duratura nel tempo e dunque non un reale sviluppo e competitività”. A questo si aggiunge anche il rischio di impoverimento del mercato del lavoro locale in termini di competenze e professionalità. “In generale la disoccupazione in Trentino e nel resto d’Europa è in calo. Questo aumenta la mobilità all’interno del mercato del lavoro e dunque la disponibilità a spostarsi in cerca di occasioni di lavoro migliori. Se il Trentino diventa più territorio da cui partire che meta in cui arrivare abbiamo un problema molto spinoso di cui farci carico. E ci auguriamo che la giunta e il mondo imprenditoriale ne prendano atto rapidamente”, concludono Zabbeni, Pomini e Largher.

Trento, 4 aprile 2023

 

 

A questo link i dati completi: https://www.agenzialavoro.tn.it/content/download/10999/180129/file/Nota%20tecnica%2031%20marzo%202023.pdf

Leggi Tutto